Formigoni: basta smog, siate virtuosi
Conferenza stampa in maglione: "Se lo togliessi per il caldo vorrebbe dire che sto inquinando". No alle targhe alterne - da Repubblica del 19.01.2006
19 January, 2006
<B>Appello ai cittadini, una task force controllerà i termosifoni
Sotto accusa i camini a legna: "Pensate alle emissioni nocive delle pizzerie"
Stefano Rossi </B>
«Milioni di gesti virtuosi». Questo chiede Roberto Formigoni ai lombardi per combattere l´inquinamento. Il presidente della Regione fa riferimento ai riscaldamenti responsabili, dice, di quasi metà dello smog invernale, e ai 22 gradi da non superare in case e uffici. Chiede anche un uso moderato dell´automobile: «Andate a piedi per percorsi sotto i due, tre, cinque chilometri, spegnete il motore ai semafori, controllate la velocità per contenere i consumi». Poi c´è il risparmio energetico, le lucine rosse degli elettrodomestici in standby: «Staccate la spina della tv quando la spegnete».
Il governatore fa un´apparizione in stile Koizumi. il premier giapponese si era presentato in maniche di camicia per invitare tutti a non eccedere con i condizionatori d´estate. Formigoni lascia la grisaglia per il maglione: «Se in casa o in ufficio ve lo togliete, significa che si sta inquinando». Esibisce un termometro, «me lo terrò sulla scrivania per verificare la temperatura». I controlli - nel 2005 oltre 30mila in Lombardia, duemila a Milano - aumenteranno con l´affiancamento a Comuni e Province di una task force della Regione di 25 ufficiali di polizia giudiziaria.
Le sanzioni, da 516 a 2.582 euro, finora hanno colpito in due casi su cento. A Milano sono stati trovati 308 impianti alimentati con gli oli combustibili e 78 a carbone. Dice il presidente: «I camini a legna sono una delle peggiori fonti di inquinamento, pensate alle case degli amici, ai forni delle pizzerie». Da un lato tv e pizzerie, dall´altro i 151 giorni di superamento delle soglie del Pm10 nel 2005, i 18, cioè tutti, nel 2006. Formigoni vede la sproporzione e si raccomanda: «Non banalizzate, non sottovalutate questo appello».
Ma è inevitabile chiedergli un parere sulla richiesta dei Verdi di un immediato weekend di blocco totale del traffico e di targhe alterne da lunedì. Il governatore non ci sente. Obietta che ci sono altre città più inquinate di Milano (non le nomina ma sono Torino, Verona, Padova). Se la prende con i meteorologi: «Avevano previsto la neve... Dov´è?». Da liberale, dice, «punto sul convincimento», perché le due settimane di targhe alterne imposte lo scorso anno non erano sostenibili: «Dal trentesimo piano del Pirellone non posso dire: si fermi la vita!». Non si sente sconfitto: «Due blocchi del traffico il 7 e il 29 gennaio. Al mondo nessun altro fa di più».
Il verde Carlo Monguzzi riassume il tutto così: «Una dichiarazione di impotenza. I lombardi sono disposti ai sacrifici. E Formigoni i poteri li ha, se vuole amministrare. Perché i consigli della nonna sono ottimi ma non bastano. La lobby dei commercianti non vuole che si fermi il traffico e lui si arrende». I ds Marco Cipriano e Giuseppe Civati chiedono il potenziamento dei mezzi pubblici «nei periodi di crisi» e incentivi per la sostituzione delle caldaie inquinanti anche al di fuori delle aree critiche. In serata il governatore insiste con il richiamo alla disciplina orientale: «Milioni di cittadini per milioni di gesti virtuosi». Come Koizumi, che però ha un vantaggio. Ha i giapponesi.