Ora tutti i 24 Comuni toscani d’accordo sul piano antismog
Incontro fra l’assessore all’ambiente e i rappresentanti delle città - comunicato Regione Toscana del 23.01.2006
24 January, 2006
<b>Artusa: “Affrontiamo insieme un problema condiviso da tutti, rispettando le specificità”
Oltre ai fondi per gli incentivi, altri 500.000 euro per progetti speciali antiinquinamento</B>
Accordo antismog raggiunto: hanno aderito tutti i 24 Comuni con i livelli più elevati di polveri sottili, anche Pisa, Prato, Livorno, Lucca e Pistoia, i 5 capoluoghi che finora non l’avevano sottoscritto. L’incontro che si è svolto stamani a Novoli tra l’assessore all’ambiente Marino Artusa e i rappresentati delle 24 città toscane ha sancito il superamento delle differenze emerse nelle settimane scorse. Sono stati infatti condivisi i criteri in base ai quali ripartire le risorse da destinare agli incentivi, pari a 3.350.000 euro, e quelli per orientare le deroghe di ciascun comune per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Marino Artusa, d’intesa con il presidente Martini e con l’assessore alla salute Enrico Rossi, ha trovato risorse aggiuntive – pari per ora a 500.000 euro, che potrebbero aumentare – da destinare a progetti sperimentali antismog. Un ulteriore aspetto messo a punto dal tavolo odierno è la decisione di riconoscere un’attenzione prioritaria al problema inquinamento da autobus, che riguarda in primo luogo l’area fiorentina.
“Quello raggiunto oggi è un risultato davvero importante – dichiara l’assessore all’ambiente Marino Artusa –. Siamo riusciti infatti a tenere conto dei problemi e delle esigenze di tutti i Comuni e a superare le differenze, affermando con rigore la volontà di affrontare in maniera condivisa e strutturale il problema delle pm10. L’accordo regionale antismog è ora un punto di riferimento effettivo nelle politiche di risanamento e miglioramento della qualità dell’aria. Da sottolineare anche il riconoscimento unanime dell’attenzione, da parte di tutti i comuni del tavolo di concertazione, per le problematiche specifiche dell’area fiorentina”.
Un segnale rilevante è costituito anche dall’avvio di politiche integrate sia con l’assessore alla salute Enrico Rossi che con l’assessore ai Trasporti Riccardo Conti per la messa a disposizione di ulteriori risorse: “E’ l’avvio – afferma l’assessore Artusa - di una effettiva integrazione delle politiche per combattere lo smog da traffico e tutelare la salute dei cittadini. Tali risorse aggiuntive saranno impegnate per premiare pratiche innovative e sperimentare percorsi positivi, in particolare per combattere l’inquinamento da autobus e trovare soluzione ai problemi causati dai motori diesel, iniziando da quelli euro 1, che dall’anno prossimo saranno colpiti dai divieti di circolazione, senza ovviamente trascurare gli euro 0”.
Arezzo, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Capannori, Cascina, Firenze, Grosseto, Lastra a Signa, Livorno, Lucca, Montecatini Terme, Pisa, Pistoia, Poggio a Caiano, Poggibonsi, Pontedera, Prato, S. Croce sull’Arno, Scandicci, Sesto Fiorentino, Siena, Signa e Viareggio: queste le 24 città toscane che adotteranno, emettendo entro la fine di febbraio ordinanze ad hoc che terranno conto delle particolari situazioni di ciascun Comune, le misure di divieto/limitazione degli euro 0 previste dall’accordo di programma antismog per il 2006.
I criteri condivisi in base a cui saranno ripartiti i 3 milioni e 350.000 euro stanziati per il 2006 dal Piano regionale di azione ambientale tengono conto delle concentrazioni di Pm10 rilevate nel 2004 dalle stazioni di monitoraggio e della popolazione residente. Un terzo parametro è il numero di autovetture euro 0 di ciascun comune, in base ai dati dell’Aci relativi al 2004. “Tale parametro – spiega l’assessore all’ambiente – è stato introdotto su richiesta di alcuni Comuni. E, dopo il lavoro del gruppo tecnico, oggi è stato fatto proprio da tutti i presenti, pur tenendo conto delle perplessità espresse in proposito dall’assessore all’ambiente del Comune di Firenze Claudio Del Lungo. Un’autovettura euro 0 infatti inquina 6-7 volte di più di un motore euro 1”.
“Chiusa questa prima importante tappa, possiamo avviare una nuova fase di lavoro comune su una questione considerata strategica da questa giunta – prosegue l’assessore Artusa – Dal primo marzo il tavolo costituito da Regione, Anci, Urpt, Arpat e dai 24 comuni firmatari dell’accordo inizierà a riunirsi per lavorare a un nuovo accordo di programma per il prossimo triennio, in sintonia con il Piano regionale di azione ambientale 2007-2009. E’ un percorso impegnativo, che richiede un confronto serrato, in cui è opportuno inserire dei momenti di monitoraggio periodico per verificare l’efficienza e l’efficacia delle misure adottate. E’ stato anche concordato di istituire un gruppo di coordinamento sia per le campagne di comunicazione su questo tema cruciale, che per omogeneizzare eventuali misure aggiuntive di limitazione della circolazione”. (lp)