Diesel e 2 tempi, il Consiglio approva proposta di legge di Formigoni
Si anche da DS, Margherita e Verdi. La proposta subito a Roma - da Lombardia notizie del 01.02.2006
01 February, 2006
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi la proposta di legge presentata dalla Giunta, e rivolta al Parlamento italiano, che impedisce l'omologazione e la messa in vendita di nuovi veicoli diesel che non siano euro 5 e di moto a due tempi.
Hanno votato a favore tutto il centrodestra e anche DS, Verdi e Margherita. Astenuta Rifondazione, contrario l'esponente dell'Italia del Valori.
La proposta di legge fissa anche regole certe per l'omologazione dei filtri anti-particolato per tutti i modelli diesel precedenti l'Euro 5 e dà la possibilità alle Regioni di impedire l'immatricolazione di veicoli diesel anche se già in precedenza omologati ma che non siano in linea con gli standard Euro 5, e delle moto a due tempi, se riscontrano pericoli per la salute a causa di elevato inquinamento atmosferico.
La proposta di legge alle Camere - quindi di legge nazionale - era già stata approvata dalla Giunta regionale, su iniziativa del presidente Roberto Formigoni, di concerto con gli assessori Domenico Zambetti (Qualità dell'Ambiente) e Maurizio Bernardo (Reti e Servizi di Pubblica Utilità).
Formigoni ha assicurato che immediatamente sottoporrà la legge ai presidenti di Camera e Senato e ai capigruppo di maggioranza e di opposizione perché venga calendarizzata e auspicabilmente approvata prima dello scioglimento delle Camere.
La proposta di legge si colloca nel quadro della vasta azione di prevenzione e contrasto dell'inquinamento atmosferico, che la Lombardia sta attuando, in particolare con "Misure strutturali per la Qualità dell'Aria in Lombardia 2005-2010", il cui obiettivo è ridurre del 50% le emissioni di polveri sottili.
Lo hanno messo in evidenza oggi, intervenendo in aula, il presidente Formigoni e l'assessore Zambetti.
"La proposta che facciamo al Parlamento - ha commentato Formigoni - è giusta e lungimirante e manda un forte segnale al mercato e all'industria automobilistica. Tutti devono sapere che la Lombardia, se il suo presidente avesse i poteri del governatore della California, avrebbe già deciso autonomamente in questa direzione. Se il Parlamento adotterà questa legge, le
case automobilistiche dovranno modificare le loro strategie facendosi carico anche della salute dei cittadini".
Oggi il 70% delle auto nuove vendute sono diesel. Dieci anni fa erano il 10 %. E un motore diesel, anche Euro 4 senza filtro anti-particolato, inquina 30 volte di più del corrispettivo a benzina. L'industria dell'auto - salvo lodevoli eccezioni come la nuova Alfa 159, e per esempio certi modelli bi-fuel - ha proceduto su una strategia dannosa per l'ambiente e inquinamento. Anche Zambetti ha rivendicato al provvedimento odierno di "essere parte di una strategia complessiva di lotta all'inquinamento che ha prodotto risultati importanti, compresa la riduzione delle concentrazioni di polveri sottili". Zambetti ha anche annunciato in aula che nelle prossime settimane la Giunta presenterà un progetto organico di legge regionale per la qualità dell'aria, il cui testo verrà divulgato per un ampio confronto.
Formigoni ha poi ricordato il quadro complesso e articolato di azioni messe in atto dalla Regione Lombardia in cui il provvedimento odierno va a collocarsi: la messa fuori legge degli oli pesanti, dopo un lungo braccio di ferro ingaggiato dalle industrie petrolifere, con 200 tonnellate di polveri
sottoli in meno immesse ogni anno nell'atmosfera; gli incentivi per i taxi a metano, per l'acquisto di auto a bassa emissione e per la trasformazione dell'alimentazione da benzina a metano o gpl; l'eliminazione (unica Regione in Italia) della sovrattassa regionale sul metano e lo sconto del 10% sui rifornimenti di metano.
Formigoni ha anche ricordato l'importanza del Piano 2005-2010 di misure strutturali, "un piano ingiustamente sottovalutato da taluni, ma non certo dalla Commissione Europea che lo ha esaminato e approvato, giudicando realistico l'obiettivo della riduzione del 50% del PM10 entro il 2010 e congrue le risorse previste, 550 milioni di euro, destinate a rinnovare il parco veicoli, ammodernare i sistemi di riscaldamento civile, sviluppare teleriscaldamento, pompe di calore e in genere il risparmio energetico nell'edilizia, e a promuovere sistemi ecologici nell'agricoltura e nell'allevamento.
Già nel bilancio 2006 sono stanziati oltre 100 milioni (20 per cambiare le caldaie, 39 per il teleriscaldamento, 3 per le flotte commerciali, 27 per i filtri anti-particolato e i veicoli ecologici. Altri 112 milioni sono destinati al rinnovo dei bus del trasporto pubblico locale.