LETTI PER VOI - Pedaggio sulle strade e in città nel programma di Prodi
O perlomeno nella bozza sul suo tavolo. da Repubblica.it del 31.01.2006
01 February, 2006
Sul tavolo di Prodi la bozza su infrastrutture e ambiente
Sì al "road pricing" con le targhe digitali sulle auto
Smog e traffico, il pedaggio in città
entra nel programma dell'Unione
Nel documento parole vaghe sulla Tav, niente sugli inceneritori
Soddisfatta Legambiente, contrari molti comuni di centrosinistra
<b>Valerio Gualerzi</B>
ROMA - Punto interrogativo sul rebus inceneritori, parole generiche sulla patata bollente Tav ("proponiamo di proseguire lungo il solco tracciato dai governi di centrosinistra"), sì con cautela ai rigassificatori, rinvio per il nucleare, avanti tutta con le fonti di energia rinnovabile e con il pedaggio per l'ingresso delle auto nei centri cittadini. Le bozze quasi definitive del programma dell'Unione in materia di infrastrutture e di ambiente sono da qualche giorno sul tavolo di Romano Prodi. Gli esperti delle diverse forze della coalizione hanno ultimato il lavoro preparatorio e ora i documenti aspettano solo l'imprimatur dei vertici dei partiti.
Se le difficoltà a trovare con largo anticipo un accordo sullo spinoso tema degli inceneritori e dell'alta velocità (Prc e Verdi restano fermamente contrarie) e le aperture di Prodi sull'energia rinnovabile e i rigassificatori erano state largamente anticipate, così come le cautele sul nucleare, le conclusioni dei "tecnici" dell'Unione colpiscono soprattutto al capitolo dedicato alle soluzioni per decongestionare le città dal traffico e dallo smog.
La bozza di programma sulle infrastrutture si pronuncia infatti in maniera netta a favore del cosiddetto "road pricing", l'ingresso a pagamento nei centri cittadini, da mettere in pratica attraverso l'istituzione delle "targhe digitali". Un provvedimento simile a quello adottato con successo negli ultimi anni a Londra e Stoccolma, e prima ancora in diverse città norvegesi, ma che è guardato con scarsissimo favore da molti amministratori di centrosinistra.
"Per risolvere il problema della congestione sulle strade urbane - si legge infatti nella bozza di programma dell'Unione - oltre a una adeguata politica di investimenti in strade, soprattutto riguardo ad alcuni snodi intorno a grandi centri urbani, riteniamo opportuna la possibilità di adottare specifiche misure fiscali". Misure che il documento definisce poi "la tassazione di efficienza delle strade ('road pricing') in zone congestionate e per veicoli inquinanti, differenziata per tipo di trasporto e per fasce orarie".
Gli esperti del centrosinistra propongono quindi anche degli strumenti ad hoc per passare all'eventuale fase operativa. "A questo proposito - recita ancora la bozza - si ricorda che il sistema Galileo, il più importante progetto tecnologico europeo, offre l'opportunità di utilizzare sempre meglio le tecnologie satellitari e soprattutto di avviare nuovi servizi di logistica. La definizione di uno standard nazionale di identificazione satellitare dei mezzi di trasporto, la cosiddetta "targa elettronica" può determinare la crescita di nuove imprese che propongono sul mercato servizi innovativi nel campo della logistica, della "infomobility" e della sicurezza".
Il pedaggio urbano, nelle intenzioni del centrosinistra, diventerebbe dunque una tassa di scopo a carico degli automobilisti e avrebbe una duplice finalità: scoraggiare l'uso dell'auto privata, recuperare risorse economiche da destinare al trasporto collettivo e alle infrastrutture per la mobilità urbana. "Ma non si tratta ovviamente di un'imposizione, perché le decisioni finali spetterebbero comunque ai governi locali", spiega l'ex ministro dell'Ambiente Edo Ronchi, uno degli esponenti ds più attivi nella stesura della bozza. "Del resto il concetto di road pricing è molto elastico, anche i parcheggi a pagamento sono una forma di road pricing".
Una cautela, quella di Ronchi, giustificata dall'ostilità che molti comuni di centrosinistra provano nei confronti di questa soluzione. Alla fine del 2004 il sito <b>"Eco dalle città"</B> sondò sul tema gli assessori di diversi comuni (nel frattempo alcuni di loro non sono più in carica) raccogliendo soprattutto pareri negativi o scettici. Contrari erano gli amministratori di Torino, Roma, Napoli, Ancona e Firenze. A favore solo quelli di Ferrara e Genova, che ha infatti avviato anche una sperimentazione.
La proposta programmatica dell'Unione è stata salutata con soddisfazione da Legambiente, che parla di un'idea "finalmente coraggiosa", ma rischia di creare più di qualche tensione, anche se negli ultimi mesi qualcosa è cambiato, visto che Firenze ha annunciato l'introduzione del road pricing per chi arriva da fuori provincia e anche a Roma si è più possibilisti. "Se ne può parlare - concede l'assessore all'ambiente Dario Esposito - ma noi di fatto una forma di road pricing l'abbiamo già introdotta con la Ztl, la zona a traffico limitato".