L' Europa: Milano soffoca, subito interventi antismog
Dimas: Formigoni sta lavorando bene, ma non basta. Gli amministratori devono avere più coraggio - da Corriere della Sera del 01.02.2006
02 February, 2006
Il Commissario all' Ambiente: non spetta a me dire cosa fare. Ma basta vedere gli esempi positivi di Stoccolma e Londra per farsi un' idea
Da tre settimane consecutive i livelli di polveri sottili non scendono sotto le soglie. Dall' inizio dell' anno, i giorni fuorilegge sono stati 29 su 30. La situazione di Milano viene tenuta costantemente sotto controllo dai tecnici della Commissione europea, che sono in attesa di ricevere i dati omologati sulla qualità dell' aria nel 2005 prima di valutare l' apertura di una procedura di infrazione contro l' Italia. L' attuale responsabile per l' ambiente della Commissione europea è Stavros Dimas, greco, laureato in legge ed economia, eletto nel partito di centrodestra Nuova democrazia. Dimas, a partire dal 1977, è stato eletto per dieci volte al Parlamento greco e ha guidato il suo Paese all' ingresso in Europa. Responsabile continentale dell' Ambiente dal novembre 2004.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES - Governatore Formigoni, sindaco Albertini: non abbiate paura di osare. Appiedare gli automobilisti o fissare un pedaggio di ingresso per i veicoli non fa perdere voti. «A Londra la popolarità del sindaco Ken Livingstone è aumentata da quando ha introdotto una tassa di otto sterline (11,60 euro, ndr) sulla circolazione delle auto in alcune zone». Dal suo ufficio di Bruxelles il Commissario all' Ambiente, il greco Stavros Dimas, vuole dare «solo alcuni suggerimenti agli amministratori di Milano e della Lombardia». L' Italia per altro, come Germania, Francia, Grecia e Spagna, è già al centro di una procedura avviata dalla Commissione per violazione di norme Ue in materia ambientale. Ma Dimas, almeno in questa fase di emergenza, più che minacciare sanzioni chiede interventi rapidi e «coraggiosi». Nelle prime settimane di gennaio a Milano la concentrazione di polveri Pm 10 ha sistematicamente superato il vincolo fissato dalla Ue... «Stiamo seguendo, stiamo seguendo. Sappiamo che Milano è tra le città più inquinate d' Europa. Nel 2005 ha superato per 151 giorni il limite, contro i 35 ammessi dalle norme. Solo altre due città tedesche, Monaco e Stoccarda si sono avvicinate a questo record». Ecco, appunto. Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, ha presentato un piano anti-inquinamento alla Commissione. È sufficiente per far fronte all' emergenza di questi giorni? «Ho incontrato Formigoni ai primi di dicembre. Ho apprezzato la sua iniziativa di preparare autonomamente una serie di misure anti-inquinamento, visto che il piano nazionale sarebbe dovuto arrivare a Bruxelles entro il 2003 e non è stato presentato. Formigoni ci ha illustrato misure in grado di abbattere le emissioni nocive nel giro di cinque anni. Però è chiaro qual è il problema: di fronte ai livelli registrati nelle ultime settimane è necessario intervenire subito in modo drastico. Dunque ci aspettiamo che quelle misure siano tradotte al più presto in pratica». Sono sufficienti i blocchi temporanei delle auto? «Spetta agli amministratori valutare l' efficacia dei provvedimenti. Io mi limito a osservare che ci sono tante possibilità. A Stoccolma stanno sperimentando il ticket di ingresso per gli automobilisti. A Londra hanno imposto ai taxi e ai mezzi pubblici di montare filtri sui tubi di scappamento e hanno ottenuto risultati importanti. In molte città della Germania si discute sulla circolazione a targhe alterne, oppure di chiudere intere aree al traffico, come è già accaduto sempre a Stoccolma». Non c' è solo il rischio auto. A Milano bisogna fare i conti con il riscaldamento, con le caldaie a gasolio... «Anche qui ci sono esperienze da studiare. In Inghilterra abitazioni e uffici sono da tempo riscaldati con impianti poco inquinanti». Insomma Milano e la Lombardia dovrebbero guardarsi un po' di più intorno. Ma c' è anche una questione politica. In generale le amministrazioni temono di perdere popolarità adottando provvedimenti come il blocco del traffico o il ticket di ingresso. «Mi sembra un timore sbagliato. L' esperienza dimostra il contrario. A Londra la popolarità del sindaco Livingstone è aumentata da quando ha imposto una tassa di otto sterline sull' accesso delle auto in alcune aree metropolitane. La verità è che i cittadini sono sempre più preoccupati per le minacce alla loro salute e questa preoccupazione orienta anche le scelte politiche». In effetti le statistiche sono inquietanti... «Già. In Italia si registrano ogni anno 40 mila morti premature, collegate in qualche modo all' inquinamento dell' aria. In Europa sono 370 mila all' anno. Se si rispetteranno i vincoli imposti dalla Ue si potrà scendere a 220 mila da qui al 2010». Giuseppe Sarcina All' estero IL RECORD In Europa soltanto due città tedesche, Monaco di Baviera e Stoccarda, si avvicinano al record negativo raggiunto da Milano per quanto riguarda l' inquinamento da polveri sottili
LE SOLUZIONI Alcune metropoli hanno sperimentato provvedimenti innovativi per limitare lo smog causato dalle auto. A Stoccolma, ad esempio, è stato introdotto il ticket d' ingresso, mentre a Londra taxi e mezzi pubblici devono avere dei filtri sui tubi di scarico parametri e divieti i limiti fissati dalla Ue È l' Unione Europea a fissare i parametri sull' inquinamento. Sulla carta le città dell' Ue non possono superare il limite stabilito per il Pm10 più di 35 giorni l' anno i limiti il piano varato dalla Regione Nel 2005 la Regione ha varato un piano quinquennale antismog. L' obiettivo è dimezzare la concentrazione di polveri sottili nell' aria entro il 2010 il piano il blocco stop alle auto Per combattere lo smog la Regione chiede delle rinunce ai cittadini. Tra le misure adottate, il blocco delle auto, ma anche ripetuti appelli al risparmio energetico il blocco
STAVROS DIMAS Commissario Ue Sappiamo che il capoluogo lombardo è tra le città più inquinate d' Europa. Nel 2005 ha superato per 151 giorni il limite delle polveri, contro i 35 ammessi dalle norme