Viaggia a idrogeno la city car del futuro
Marchionne e Bresso sulla nuova Panda. E in centro debutta il bus «pulito» - da La Stampa del 14.02.2006
14 February, 2006
<B>Trasporti e cooperazione, la rivoluzione a quattro ruote parte da un accordo tra la Fiat e la Regione Piemonte
Alessandro Mondo</b>
L’avveniristica «Panda Hydrogen» sbarca fra i padiglioni di «Hy Park», la cittadella dove per tutta la durata delle Olimpiadi l’idrogeno è di casa, portando con sè un inedito accordo di cooperazione Regione-Fiat. Obiettivo: spianare la strada alla tecnologia del futuro. Il tema è quello dei trasporti. In agenda, azioni congiunte sul breve e medio periodo: Fiat sosterrà le iniziative della Regione, interessata a sviluppare le potenzialità del «Sistema Piemonte Idrogeno»; la Regione acquisterà una flotta-laboratorio di «Panda» alimentate a idrogeno per rilevare su strada le prestazioni dei veicoli e dei sistemi.
Ieri il debutto della piccola «star», la terza generazione dei veicoli urbani alimentati a idrogeno, sotto gli occhi del pubblico che fra gli stand di Largo Cairoli familiarizza con le piccole e grandi meraviglie di un futuro ormai dietro l’angolo. Presenti l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne e la presidente della Regione Mercedes Bresso. E’ toccato a loro fare coppia sul prototipo nuovo di zecca: la prima al volante, il secondo seduto al suo fianco. Pochi metri sotto i flash dei fotografi, quanto è bastato a Bresso per apprezzare le risorse della piccola «city car»: 5 minuti di ricarica, 200 chilometri di autonomia. Niente male per essere un prototipo. I contenuti tecnologici, a partire dal propulsore, sono stati sviluppati interamente dall’azienda torinese. «Come la trovo? «Comoda, maneggevole, silenziosa», ha commentato la presidente della Regione. Talmente silenziosa che ha suggerito di montare un qualche dispositivo acustico in grado di segnalarne l’arrivo. «L’accordo di cooperazione con il Gruppo Fiat - ha detto - è preliminare ad un’associazione di atenei e imprese per sviluppare le tecnologie legate all’idrogeno, mobili e fisse». Perchè nella ricerca è l’unione che fa la forza. Ne conviene Marchionne: «Fiat intende giocare un ruolo primario nella ricerca e nello sviluppo dei veicoli a idrogeno, ben sapendo che lo sviluppo di tali propulsori comporta cambiamenti che nessuna azienda può affrontare da sola». Per questo, «trattandosi di progetti che si misurano nell’arco di una decina di anni, servono alleanze mirate».
La sfida della Regione è ambiziosa: riunire in uno sforzo comune i protagonisti che formano la «galassia dell’idrogeno», in Piemonte e non solo, già oggi abbastanza significativa da finire sotto la lente dell’Unione europea. Il responso è arrivato a fine novembre: «Il risultato italiano - scrivono gli esaminatori - è stato raggiunto grazie al coordinamento stabilito dal Piemonte tra industrie, centri di ricerca e regioni». Secondo Bruxelles, «l’impegno espresso dalla regioni del Nord Italia rappresenta un esplicita candidatura per lo sviluppo delle ricerche sull’idrogeno nell’ambito dei progetti comunitari». Una performance che ha permesso all’Italia di classificarsi al primo posto. Il Piemonte, da solo, ha battuto la Germania. Non a caso dal 16 al 18 febbraio i membri della Direzione ricerche di Bruxelles saranno ospiti a Torino per valutare le risorse da impiegare. In ogni caso, spiega l’assessore Andrea Bairati, l’idrogeno è una delle linee di finanziamento considerate prioritarie dalla legge regionale sulla ricerca». A proposito: da ieri, per tutta la durata dei Giochi, il primo autobus all’idrogeno in Italia svolge il normale servizio di linea con passeggeri. Ieri la corsa inaugurale, fra la curiosità dei passeggeri. Il servizio sperimentale - da piazza Statuto a corso Cairoli, passando da Porta Susa, via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello, via Po, via Bonafous - sarà effettuato dal lunedì al sabato dalle 12 alle 17. Gtt informa che si potrà salire in una qualunque fermata lungo il percorso. «Siamo lieti di poter offrire proprio durante l'Olimpiade una realizzazione di assoluto livello internazionale», spiega Tommaso Panero, amministratore delegato dell’azienda. L’autobus del futuro ha un’autonomia di 12 ore e può raggiungere una velocità massima di 60 chilometri orari: può trasportare 21 passeggeri seduti e 51 in piedi. Per salire sul futuro basta un biglietto da 90 centesimi.