Inceneritore firmato Bertone
Investimenti per 311 milioni per smaltire 421mila tonnellate di rifiuti l´anno e produrre 300mila megawatt/ora . Il nuovo impianto della Trm in funzione nel 2011
17 February, 2006
<b>Progettata una torre alta 120 metri con ascensore panoramico
Ci sarà anche un giardino d´inverno e superfici vetrate per creare una doppia cascata
In Provincia ancora in corso gli studi di valutazione dell´impatto ambientale nell´area di Gerbido
GINO LI VELI </b>
Una torre di 120 metri con ascensore panoramico: rappresenterà il punto più alto della città dopo la Mole Antonelliana. E poi un giardino d´inverno e una superficie di vetro inclinata, sulla quale scorrerà un velo d´acqua, come in una cascata a due rami. All´interno ci potranno essere anche spazi per mostre. L´inceneritore, in funzione entro il 2011 nell´area del Gerbido non vuole essere solo un centro per lo smaltimento dei rifiuti e la produzione di energia elettrica e termica ma anche un impianto dall´innovativo design architettonico «Un aspetto rassicurante - dice Fabrizio Zandonatti, presidente di Trm, la società che si occuperà della gestione della struttura -è utile anche per superare alcuni pregiudizi dei cittadini e attirare visitatori «.
Ieri nell´auditorium della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo sono state presentate le linee guida architettoniche dell´impianto, disegnato da Stile Bertone per conto di Trm. «Era da tempo - spiegano gli eredi del noto designer - che desideravamo firmare un progetto di pubblica utilità per l´area metropolitana torinese. Inoltre siamo fieri di dimostrare che sappiamo allargare i nostri orizzonti creativi diversificando le nostre attività al di là dell´automobile».
Ma prima di arrivare all´accensione del termovalorizzatore, con un investimento di 311 milioni di euro, sarà necessario attendere ancora un po´ anche se, come ricorda il vicesindaco Marco Calgaro il percorso è già avviato e non ci sono più dubbi. L´avvio è previsto nel 2011. «Ma forse, lavorando un po´ si potranno stringere i tempi», dice il vicesindaco. Recuperando, anche grazie all´incentivazione della raccolta differenziata, la differenza tra la chiusura di Basse di Stura (dicembre 2009) e il funzionamento dell´impianto. Ad aprile verrà presentato il progetto definitivo mentre a novembre partirà la gara per l´individuazione della società realizzatrice con l´apertura del cantiere nel 2008.
L´impianto, ha ricordato Bruno Torresin, amministratore delegato di Trm, sarà dotato di tecnologie all´avanguardia, in grado di smaltire mediante combustione 421 mila tonnellate di rifiuti ogni anno e di assicurare la salvaguardia dell´ambiente e della salute dei cittadini. Produrrà ogni anno 300 mila megawatt all´ora di energia elettrica e consentirà di risparmiare oltre 75 mila tonnellate di petrolio all´anno. All´incontro, erano presenti anche il presidente della Provincia, Antonio Saitta e l´assessore Angela Massaglia. «Il percorso per la realizzazione dell´impianto è stato definito con l´accordo di tutta la maggioranza, inclusa Rifondazione comunista - ha spiegato Saitta - L´impegno è quello di raggiungere il 50 per cento di smaltimento tramite raccolta differenziata prima dell´entrata in funzione del termovalorizzatore. Inoltre è fondamentale che la Regione cambia la legge 24 per assegnare anche un ruolo alla Provincia». Dall´assessore Massaglia è arrivata una promessa: «Ci muoveremo celermente con le procedure di impatto ambientale ma con tutte le attenzioni necessarie per i cittadini. Non è escluso che prima dell´entrata in funzione del termovalorizzatore sia necessario trovare altri siti per lo smaltimento dei rifiuti».