LETTI PER VOI - Che illusione il biodiesel. Anche lui è inquinante
Nuove ricerche: sono minimi i vantaggi per l’ambiente e l’intera produzione agricola verrebbe stravolta - da La Stampa del 22.02.2006
22 February, 2006
<b>Gianni Fochi</B>
I tagli di gas dalla Russia riportano l'attenzione sulle fonti energetiche. Dopo la scoperta che nei veicoli diesel l'olio di colza del supermercato può sostituire il gasolio, con risparmio di quattrini, è arrivato il motoscafo a olio di girasole, varato dalla Coldiretti nel lago di Como. Ma è davvero l'inizio di un avvenire luminoso?
Il biodiesel è un carburante ottenuto per trasformazione chimica di oli vegetali in composti capaci di evaporare a temperatura più bassa e, quindi, vicina a quella di una parte degli idrocarburi che costituiscono il gasolio: gli oli vegetali, composti di trigliceridi, non possono far funzionare a lungo i motori diesel e, anzi, formano incrostazioni capaci di mettere il proprietario di fronte a un conto dell'officina assai salato.
Già nel 2002 l'Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente aveva pubblicato un paio di interventi. «Lo Stato farebbe meglio a riservare benefici fiscali alla produzione di biodiesel da soli scarti agricoli, qualora studi approfonditi dimostrassero la convenienza di quella strategia per il loro smaltimento - si osservava -. I benefici fiscali al biodiesel derivante da coltivazioni ad hoc sono da ritenersi un ossequio ingiustificato a una ideologia precostituita: insomma, una sorta di turbativa del mercato dei carburanti e uno spreco di denaro».
Sempre nel 2002 Sergio Ulgiati dell'università di Siena faceva presente che, se il biodiesel dovesse costituire il 5% di una miscela con il gasolio, il consumo italiano costringerebbe la nostra produzione agricola a triplicare e a occupare il 50% di suolo in più. Nella migliore delle ipotesi crescerebbero del 20% l'acqua consumata e i pesticidi. Secondo un documento dello stesso anno del gruppo di supporto «Bioenergia» del ministero delle Politiche Agricole, inoltre, la produzione italiana di biodiesel richiedeva già allora l’import del 70% degli oli.
È inoltre illusorio ritenere che un carburante di origine vegetale sia per forza un toccasana per l'ambiente. Va ricordato l'avvertimento di Alberto Girelli, ex direttore della Stazione sperimentale per i combustibili di San Donato Milanese: «Le emissioni del biodiesel non sono nel complesso assai migliori di quelle del gasolio debitamente raffinato». Accanto a buone qualità, quali l'assenza di zolfo e l'alto potere lubrificante, il biodiesel ne ha di sgradevoli: minore contenuto di energia e gas di scarico inquinati da formaldeide e acroleina.
I carburanti diesel di origine vegetale emettono meno polveri e sono privi di idrocarburi aromatici, ma è ingannevole gabellarli come ecologici. Quindi, di fronte alla raccolta di firme della Coldiretti per una proposta di legge che promuova i biocarburanti, è meglio non illudersi e si spera che i governi non cedano alla demagogia, sostenendo battaglie sbagliate.
Scuola Normale Superiore, Pisa