Centro, percorsi protetti per pedoni
Nelle vie storiche 26 itinerari. Si comincia dal rione Monti
23 February, 2006
<b>La decisione è stata presa dalla giunta del I Municipio soprattutto per le strade prive di marciapiedi
Catenelle in ferro battuto e dissuasori per creare una serie di corridoi
Giovanna Vitale</B>
Prima i pedoni e i bambini. Basta con i vicoli ingombri di macchine e tavolini dove è impossibile persino camminare. Basta col parcheggio selvaggio di furgoni e motorini che spesso invadono finanche i marciapiedi. Basta con la sistematica violazione del divieto di sosta in quel dedalo di stradine anguste dove pure le biciclette faticano a passare. Il centro storico di Roma deve ritrovare la sua andatura naturale, il passo d´uomo anziché d´automobile.
A deciderlo è stata la giunta del I municipio, che ha dato mandato all´ufficio tecnico di realizzare ben ventisei percorsi a esclusivo uso e consumo dei pedoni in altrettante strade della città vecchia: quelle piccole e strette innanzitutto, soprattutto se prive di marciapiedi, ma pure quelle più ampie dove il fenomeno della doppia fila è dilagante.
Si parte subito da via del Boschetto, cuore del rione Monti: la soprintendenza sta per dare via libera al prototipo di catenella in ferro battuto da montare su uno speciale dissuasore, così da creare una sorta di corridoio protetto. Un progetto che verrà poi realizzato, identico, in tutto il resto del centro storico: da via Sforza ai Quattro Cantoni all´ultimo tratto di Corso Rinascimento; da Largo Chigi a piazza Cairoli e via dei Cappellari; per proseguire lungo via dei Cartari, dei Prefetti, della Stelletta e raggiungere via delle Colonnette, via in Lucina, via Leonina e così elencando. Senza dimenticare via delle Quattro Fontane (dove la sosta è particolarmente selvaggia), Largo Santa Susanna angolo XX Settembre e via Turati (a protezione del mercato). «Dopo aver portato a termine il rifacimento di una serie di strade», commenta il presidente Giuseppe Lobefaro, «ora è tempo di concentrarsi sui pedoni, i portatori di handicap, le famiglie con figli piccoli portati a spasso in passeggino e troppo spesso costretti a faticose gimcane tra auto in sosta e tavolini piazzati anche dove non sarebbe consentito». Da manuale la conclusione: «Restituiremo alla città le famose passeggiate romane».