Parma alla testa di 220 comuni per ottenere «risarcimenti»
- da Gazzetta di Parma del 04.03.2006
10 March, 2006
Se nel territorio di Parma, per assurdo, si potesse eliminare l'autostrada, di colpo l'inquinamento dell'aria scenderebbe del 30%. Il traffico autostradale è perlopiù di passaggio. L'incidenza dell'autostrada sulla qualità dell'aria è stata al centro della sesta Conferenza nazionale del Mobility management. Una giornata di dibattito, organizzata ieri da Comune, Euromobility e Infomobility all'auditorium Paganini: al tavolo dei relatori si sono alternati politici, tecnici e imprenditori. Antonio De Maio e Silvia Brini di Apat (Agenzia statale per la protezione dell'ambiente e i servizi tecnici) hanno presentato il rapporto su «Qualità dell'ambiente urbano». Il volume spiega che in Italia, il 34% delle polveri sottili Pm10 è prodotto dalle vetture, il 46% dai mezzi pesanti. La tendenza vede una maggiore incidenza dell'uso di vetture o motocicli da parte dei residenti nella «cintura» più che nelle città. Ma un contributo in negativo all'inquinamento dell'aria viene dall'autostrada. Lo conferma una ricerca su Parma presentata dal direttore dell'istituto sull'Inquinamento energetico del Cnr, Ivo Allegrini, e da Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico di Euromobility. Fra il 9 e il 17 febbraio, i tecnici del Cnr hanno installato 18 punti di rilevazione dell'aria lungo i 17 chilometri di A1 del territorio comunale. Lo studio sottolinea che non meno del 30% degli agenti inquinanti nell'aria cittadina provengono dall'autostrada. Ogni giorno, quel tratto di A1 è percorso da 37mila auto (45mila il venerdì) e 27-28mila camion. Ma esce al casello di Parma solo il 28% delle auto e il 17% dei camion. Questi ultimi emettono due tonnellate al giorno di ossidi d'azoto e due quintali di Pm10. Per dirla con Vignali, dal punto di vista dell'inquinamento «l'autostrada è una seconda Parma, affiancata alla città reale. I sindaci devono farsi carico dei costi di disinquinamento ma anche il gestore autostradale dovrebbe contribuire». Da qui la proposta di far sedere Autostrade al tavolo con le istituzioni. Vignali pensa a pedaggi più alti per chi s'immetta nella rete autostradale con veicoli vecchi e più
inquinanti. Propone contributi di Autostrade per realizzare parcheggi scambiatori e navette. Paolo Costa, presidente della commissione Trasporti del Parlamento Ue, in conclusione auspica che si riesca a coinvolgere Autostrade. Cita le drastiche misure di Londra contro la congestione del traffico, sottolineando che in forma ridotta è una soluzione adatta anche a città come Parma.