LETTI PER VOI - La gestione del post-olimpico A Saitta un quarto delle quote
Oggi in cabina di regia si discuterà la divisione degli impianti - da Repubblica del 07.03.2006
10 March, 2006
di MARCO TRABUCCO
La Provincia di Torino entrerà con una quota cospicua nella nascente Fondazione che dovrà gestire eredità e impianti delle Olimpiadi. Lo ha annunciato ieri in commissione il presidente Antonio Saitta. La quota della società che l´ente di Palazzo Cisterna si accollerà sarà di circa il 25 per cento per un valore intorno ai 120 milioni di euro.
La questione della Fondazione postolimpica (che si chiamerà Fondazione 20 marzo, primo giorno dopo la conclusione delle Paralimpiadi) è una delle principali nell´agenda della politica torinese. Ieri se ne è parlato, oltre che in Provincia, in mattinata in un incontro in Regione cui hanno partecipato anche i rappresentati di tutti i comuni delle Valli olimpiche. E oggi il quadro verrà ulteriormente definito nel corso della cabina di regia postolimpica.
Soci fondatori del nuovo ente (che come il Toroc sarà di diritto privato) sono Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino e Coni (che si è impegnato a portare in Piemonte le scuole nazionali di trampolino e bob), con una quota di partenza del 5 per cento a testa. Gli altri comuni olimpici invece, è stato stabilito ieri, saranno soci partecipanti con una quota molto ridotta (si parla dell´1 per cento a testa). Il resto del pacchetto societario sarà poi distribuito sulla base degli impianti olimpici che ciascuno dei tre enti principali conferirà nella nuova fondazione e il cui valore complessivo è stata stimato in circa 500 milioni di euro: si sa già che il Comune di Torino ci metterà il PalaIsozaki e una parte del villaggio Moi il che dovrebbe dare all´amministrazione comunale una quota del 25 per cento. Mentre è da definire (sarà fatto oggi in cabina di regia) quali delle opere saranno attribuite a Regione e Provincia che poi le conferiranno alla Fondazione. Alla fine comunque la quota regionale nella nuova società sarà tra il 35 e il 40 per cento, e quella della Provincia, come detto, intorno al 25. Resterà invece di proprietà del Comune di Pragelato la pista da fondo della val Troncea e, per ora, di quello di Pinerolo, il palazzetto del curling. Con i due comuni però verrà stipulata una convenzione che lascerà loro la gestione «quotidiana» delle strutture, ma garantirà alla Fondazione la possibilità di usarle liberamente per avvenimenti di carattere nazionale e internazionale.
Il forte impegno dei tre enti locali nella Fondazione postolimpica non sarà a costo zero: lo studio di fattibilità sul nuovo ente prevede infatti che la gestione nei primi 5 o 6 anni sia in perdita per una cifra non inferiore ai 5 milioni di euro annui. Un «buco» che i soci dovranno coprire in proporzione alla loro quota. E sempre in base alla quota saranno distribuiti i posti nel consiglio di amministrazione: 3 alla Regione, 2 a testa a Provincia e Comune di Torino uno al Coni e uno per un rappresentante dei comuni montani. Su sollecitazione dei capigruppo provinciali Ds e Margherita (Esposito e Lubatti) Saitta chiederà oggi in cabina di regia che, da subito, e prima della nascita ufficiale della Fondazione, siano avviati contatti con i privati interessati a gestire gli impianti: «Abbiamo già avuto segnali di interesse per il PalaIsozaki, per la pista di snowboard di Bardonecchia e anche per altre strutture: sarebbe grave lasciarli cadere - spiega Saitta - Comunque sono soddisfatto di come procede la vicenda, mi sembra si sia imboccata la strada giusta». La Fondazione sarà operativa infatti non prima dell´estate: la prima a discuterne lo statuto in consiglio sarà la prossima settimana la Provincia. Poi seguiranno gli altri enti. Ma l´opposizione ha già annunciato lotta dura e ostruzionismo. Forza Italia e An, in Regione hanno addirittura già presentato due progetti di legge alternativi.