Inquinamento e micropolveri in Spagna
“Ecologistas en Acción” ha tracciato un bilancio 2005 sull’inquinamento atmosferico di varie città spagnole. Principale fonte d’inquinamento il traffico, che a Madrid colpisce anche fuori città
20 March, 2006
Anche le città spagnole superano i valori limite imposti dalle normativa europee su ozono, micropolveri (PM10) e biossido di azoto (No2). Questo è quanto riferisce una relazione presentata da Ecologistas en Acción sulla situazione ambientale nel 2005. I membri di Ecologistas en Acción affermano che “una recente nota ufficiale calcola 16.000 morti premature all’anno in Spagna a causa dell’inquinamento” e stimano che “almeno 12 milioni di spagnoli respirano aria contaminata”.
Le centraline di controllo situate nelle province di Madrid, di Valencia, di Barcellona ed alcuni punti dell’Andalucia, nel 2005 hanno registrato valori di NO2 superiori a quelli imposti dalle direttive europee. Per quanto riguarda le micropolveri (PM10), varie località spagnole non hanno rispettato la legislazione europea, superando per più di 35 volte in un anno i limiti consentiti. Il caso che risalta di più è quello dei dintorni di Madrid: gli sforamenti annuali sono maggiori fuori città. Nel 2004 secondo i dati forniti dall’Ayuntamiento e della Comunidad della capitale, in città si superò per 56 volte la soglia limite di Pm10; alcuni comuni della cintura però, registrarono un numero di sforamenti molto maggiore: Torrejón 169, Getafe 110, Alcalà 108.
Secondo i dati degli ecologisti, nel 2005 la tendenza è stata confermata: alcuni comuni nei dintorni di Madrid hanno avuto un numero molto alto di sforamenti (Getafe 149, Torrejón 146, Leganés 140). Nella capitale invece, tra le 27 centraline di rilevamento, il peggiore risultato è stato di 124 superamenti del limite (facendo una media provvisoria globale tra tutte le centraline di Madrid città gli sforamenti del 2005 non sono più di 75.)
Nello scorso febbraio, nei giorni in cui una nuvola di polvere sahariana rendeva l’aria di Madrid irrespirabile, l’amministrazione comunale annunciava che entro il 2008, vieterà l’accesso al centro storico dei veicoli Euro0. Gli ambientalisti nella loro relazione denunciano la mancata adozione, da parte degli enti locali, di serie misure che affrontino il problema; chiedono politiche che sostengano il trasporto pubblico, il recupero di spazi da destinare ai pedoni e alle bici, ed una pianificazione urbanistica che riduca il bisogno di spostamento delle persone.
Giuseppe Iasparra
Fonte: <i>www.ecologistasenaccion.org</i>