La \"differenziata\" a quota 35% nel 2011 sarà la metà dei rifiuti
Comune e Amiat annunciano una serie di novità: nel futuro la tariffa sarà a peso. Stanziati tre milioni per garantire lo stesso livello di pulizia nelle strade delle Olimpiadi
13 April, 2006
<b>PAOLO GRISERI</b>
La raccolta differenziata ha raggiunto il 35 per cento con un anno di anticipo sui tempi imposti dal decreto Ronchi. Ormai 536 mila tonnellate di rifiuti sono trattate separatamente. È la premessa indispensabile per arrivare, nel 2011, all´entrata a pieno regime del nuovo inceneritore del Gerbido con il 50 per cento di rifiuti differenziati. Entro il 2007 la percentuale salirà al 37,5 per cento perché, spiega l´amministratore delegato di Amiat, Ivan Strozzi, «in autunno estenderemo il sistema alle circoscrizioni 5 e 6».
Tutto bene dunque? Non pare. Gli stessi vertici dell´Amiat non nascondono che «portare i cassonetti dalla strada ai cortili presenta più di un problema». E ha già causato proteste tra gli abitanti dei quartieri coinvolti. «Ogni condominio deve portare all´esterno i cassonetti in un determinato giorno della settimana - dice Mario Lombardo, dirigente del settore ambiente e rifiuti del Comune - e non sempre i residenti sono in grado di farlo». Tanto che in qualche caso è stato necessario assoldare un inserviente che provvedesse. Ma non è questo l´unico problema: «Non di rado - aggiunge Strozzi - nei cortili dei grandi palazzi lo spazio per i cassonetti è esiguo. In un palazzo abbiamo dovuto sistemare trenta bidoni portando via gran parte dello spazio del cortile. In casi particolari dovremo tornare a sistemare i cassonetti in strada». Ma non sarà semplice. I cassonetti che saranno sistemati in strada dovranno essere chiusi a chiave «per evitare - dicono all´Amiat - che diventino il luogo di deposito di tutto il quartiere». E anche perché, in futuro, i cassonetti di condominio serviranno per definire la tariffa che gli abitanti del palazzo devono pagare. Sarà una rivoluzione nella definizione della Tarsu, basata sul principio che chi più produce rifiuti più paga. A questo scopo sarà necessario bloccare il fenomeno dei «furbetti» del cassonetto, gli abitanti dei comuni della cintura dove la raccolta differenziata è diffusa da tempo. In molti casi i «furbetti» ritengono più comodo gettare i sacchi dell´immondizia nei cassonetti torinesi invece di differenziarla a casa propria. «Per scoraggiare il fenomeno - spiega Strozzi - faremo in modo di allargare progressivamente la raccolta differenziata torinese partendo dai quartieri periferici. Arrivando dalla cintura è più difficile scaricare l´immondizia in piazza Castello che in piazza Massaua».
Progetti per il domani. Per l´oggi l´amministrazione è impegnata «ad evitare - come dice il vicesindaco Marco Calgaro - che in tema di pulizia il periodo olimpico rimanga una parentesi felice». Via dunque a uno stanziamento straordinario di 3 milioni di euro per mantenere in servizio 150 operatori ecologici che al mattino rafforzeranno il servizio nei quartieri di periferia e nel pomeriggio si concentreranno nel centro.