Le Olimpiadi della pulizia
da La Stampa del 13.04.2006
18 April, 2006
Giovanna Favro
La pulizia olimpica, la città a specchio senza pattume e schifezze per terra, deve diventare uno standard abituale. I torinesi lo hanno chiesto a gran voce, e Palazzo civico ieri ha promesso di accontentarli. Sono in arrivo più vigili per punire chi sporca e soldi per mantenere in servizio la schiera di spazzini (ops, operatori ecologici) che hanno tirato a lucido giardini, corsi e marciapiedi durante i Giochi. Non sono queste le sole novità in tema di rifiuti annunciate ieri in Municipio: Torino è diventata la più virtuosa, tra le grandi città, in termini di raccolta differenziata. Ha superato il tetto del 35%: un target raggiunto per prima e in tempi record, visto che la legge obbliga ad adeguarsi entro dicembre 2006. Altro obiettivo da centrare alla veloce: allargare la raccolta differenziata «porta a porta» e far sparire i cassonetti dalle strade. Anche per arginare, ha detto ieri il numero uno dell’Amiat, Ivan Strozzi, il crescente fenomeno del «portoghese» del sacco di immondizia: «Siccome cresce la differenziata porta-a-porta nella cintura», chi non ha voglia, a casa sua, di separare carta e lattine, ma non vuole nemmeno di beccarsi la multa, porta a Torino il pattume: «Si vedono sempre più persone di altri Comuni che gettano la loro spazzatura indifferenziata nei cassonetti della nostra città».
L’operazione «Torino pulita» è stata annunciata ieri dal vicesindaco Marco Calgaro e dall’assessore Gianluigi Bonino, insieme a Strozzi e al comandante dei vigili Mauro Famigli. «Abbiamo stanziato 3 milioni - ha esordito Calgaro - per mantenere in servizio 100-150 operatori ecologici assunti per le Olimpiadi, per mantenere la pulizia avuta durante i Giochi». Lavoreranno la mattina in periferia, e il pomeriggio in centro. Secondo: giro di vite per chi sporca o abbandona sulla strada vecchie lavatrici e rifiuti ingombranti, con 22 pattuglie di vigili incaricate ogni giorno di punire chi insozza le strade e i parchi. I vigili creano anche un nuovo servizio, l’ufficio «Contact center»: «Ogni anno ci arrivano dai cittadini 4-5 mila segnalazioni, dalle auto abbandonate ai fracassoni, alle vetture in tripla fila». Ciascuno potrà continuare a rivolgersi ai vigili con i canali consueti, o far capo al «Contact center» (011-4426495, contactcenterpm@comune.torino.it) dove convergeranno comunque tutte le segnalazioni più complesse, che coinvolgono diversi uffici dei civich. Ogni caso genererà una scheda: il «Contact center» telefonerà al cittadino e gli dirà chi è la persona responsabile del suo fascicolo, indicando il tempo previsto per sbrigarlo. Il cittadino dovrà essere poi informato dell’esito della pratica.
Ed ecco le novità in materia di raccolta differenziata dei rifiuti: «A dicembre 2005 - ha detto Calgaro - abbiamo superato, prima ed unica grande città, il 35%. Avevamo tempo fino a fine 2006. Contiamo di arrivare al 37,5% entro fine anno». Una meta ambiziosa e costosa: «Dieci euro investiti per la differenziata rendono un solo euro». Note dolenti e lamentele si continuano a sprecare sulla raccolta porta a porta, «anche se la situazione - ha detto Strozzi - è assai migliorata. Abbiamo raggiunto con questo servizio 128 mila torinesi, e fino all’estate lavoreremo per risolvere i problemi che si sono creati: in certi condomìni molto grandi, ad esempio, in cortile non c’è abbastanza spazio per accogliere tutti i cassonetti, di 5 tipi diversi». In molti palazzi resta aperto il problema di chi, alle ore e nei giorni stabiliti, debba spingere sulla strada e riportare in cortile i contenitori: «Se non c’è il portinaio, né qualcuno disponibile all’incombenza, bisogna pagare chi ottemperi a quest’obbligo. Sappiamo che l’abolizione del “cassonetto democratico”, a disposizione di tutti e in qualsiasi ora, crea qualche fastidio. Purtroppo, però, finché ci siamo limitati a disseminare le strade di campane, il grosso dei torinesi ha snobbato la necessità di differenziare la spazzatura». Così, adesso, lo si dovrà fare per forza.
Infine, a proposito di regole, il Comune ha diffuso i «18 comandamenti» in materia di rifiuti. Tra questi: è obbligatorio sciacquare i contenitori degli oggetti che finiscono nella raccolta differenziata, così come «spazzare i marciapiedi antistanti gli stabili che si occupano», «gettare sale prima delle nevicate» e «togliere la neve». Vige il divieto di appiccicare manifestini su cassonetti, muri, colonne, fermate dei bus, e anche «E’ vietato distribuire volantini, nonché collocarli sotto i tergicristalli delle auto in sosta».