Alcune considerazioni sul nuovo allegato
Il costruttore è incentivato a far risparmiare energia, ma chi si occuperà della verifica delle prestazioni promesse?
18 April, 2006
<b>Ing. Luca Degiorgis
Ing. Matteo Serraino</B>
La direttiva Europea 2002/91/CE è un documento che fornisce gli obbiettivi che gli stati membri devono realizzare in termini di riduzioni dei consumi energetici (e delle relative emissioni di inquinanti) nel settore edilizio. Forniscono quindi le indicazioni sul “dove andare”, ma non sul “come arrivarci”. Per questo motivo gli stati membri devono indicare i valori limite dei consumi per diversi usi finali dell’energia, negli edifici. L’Italia ha recentemente pubblicato il D.l.g.s. 192/2005, che rimanda ai documenti regionali attuativi, in corso di stesura. E’ lasciata all’autonomia dei comuni l’inserimento nei propri regolamenti edilizi di norme volte al contenimento dei consumi. Il comune di Torino ha redatto un allegato che si struttura in due parti: requisiti cogenti e requisiti volontari incentivati, rivolti ad edifici di nuova costruzione o esistenti sottoposti a ristrutturazione. L’innovazione è relativa alla creazione di un aiuto economico, consistente nella riduzione degli oneri di urbanizzazione, fino ad un massimo del 50%. Le azioni “virtuose” possono cumularsi tra loro, meglio se in modo sinergico (ad esempio un buon isolamento realizzato con materiali con massa elevata), per generare un punteggio sulla base del quale sono conteggiati gli sconti.
Fino ad oggi le costruzioni edili dovevano rispettare alcuni parametri prestazionali limitati al riscaldamento invernale, difficili però da misurare in campo per la verifica o l’applicazione di sanzioni in caso di mancato raggiungimento dei risultati. I costruttori non sono mai stati incentivati al contenimento dei consumi, visto che: non pagano la bolletta del riscaldamento, ed il mercato non valorizza gli edifici più “risparmiosi”. Tali procedure hanno contribuito ad un patrimonio edilizio regionale caratterizzato da un consumo pari a 160 kWh/m2 (fonte: Regione Piemonte, Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica).
Per la prima volta, con l’allegato energetico, il costruttore è incentivato direttamente a far risparmiare energia. Non è tuttavia chiaro chi si occuperà della verifica delle prestazioni promesse, e sulle quali si sono ottenuti gli incentivi. Il meccanismo di sconto sugli oneri di urbanizzazione (peraltro non nuovo, in quanto già applicato ad esempio a Bolzano e Carugate), non prevede un apposito stanziamento da parte del Comune, e si autoalimenta, garantendone la continuità nel tempo.
Dal punto di vista tecnico, l’allegato spinge all’applicazione di massa di quanto oggi confinato a esempi sporadici, ma rivelatisi affidabili e economicamente convenienti, che necessitavano di un impulso per diffondersi. Lo scopo è di stabilire un nuovo standard progettuale e costruttivo che abbini il maggior comfort al risparmio energetico.
Ma non bisogna fermarsi: nel frattempo la Spagna ha varato un nuovo Codice delle Costruzioni, che supera le indicazioni della Direttiva 2002/91/CE, imponendo l’obbligo del solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria per costruzioni nuove e ristrutturate.