Ad Alba "La strada è di tutti"
Il progetto mira a incentivare la mobilità scolastica sostenibile e la tutela del pedone
20 April, 2006
Il Comune di Alba, in collaborazione con E.R.I.C.A. soc.coop, ha elaborato un progetto pilota, promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la sicurezza e la tutela del pedone.
L'educazione stradale ha avuto, sotto la spinta del Codice della Strada, un progressivo sviluppo all’interno dei programmi curriculari, soprattutto nella scuola dell’obbligo.
Le esperienze condotte, anche ad Alba, rimarcano come l’educazione stradale costituisce un’occasione per un'opera di sensibilizzazione più a vasto raggio sui temi ambientali: la scuola diventa un luogo privilegiato per alcune iniziative che arrivano a coinvolgere a cascata i genitori, gli amministratori locali e quindi l'intera società. L’obiettivo fondamentale diventa quello di predisporre programmi complessi che arrivino a portare il ragazzo ad andare a scuola a piedi, in bicicletta o con altri mezzi di suo gradimento (monopattino) senza essere accompagnati dai genitori.
“La strada è di tutti” si rivolge alle classi 3° 4° e 5° della Scuola U. Sacco di Alba e, in una prima fase, prevede una serie di lezioni teoriche sui pericoli, i rischi e le paure più frequenti legati all’ambiente urbano ed in particolare rispetto alla mobilità in città. In seguito i ragazzi, accompagnati da esperti di ERICA soc.coop, ripercorreranno fisicamente i tratti di strada seguiti per arrivare a scuola per conoscere meglio il quartiere adiacente alla scuola ed evidenziare i loro comportamenti abituali.
Come già fatto per il progetto “Eppure i bambini si muovono” dopo aver riportato su una pianta della città gli itinerari prevalentemente seguiti, verranno segnalati i passaggi più difficili e i punti più pericolosi; in tal modo si giungerà ad una visione d'insieme anche da parte del Comune che consentirà di individuare gli interventi prioritari per dare sicurezza alla mobilità dei bambini.
Parallelamente i bambini avranno anche imparato concretamente a servirsi della strada come pedoni o ciclisti, a riconoscere la segnaletica ed il messaggio che essa veicola, a individuare e capire con l'aiuto di adulti ed esperti le situazioni di pericolo, e soprattutto ad avere fiducia nelle istituzioni, in particolare nella polizia municipale.
Il Comune, in particolare l’ufficio tecnico, l’ufficio ambiente ed la polizia municipale, prendendo spunto da un'esperienza di educazione stradale applicata ad una situazione reale, avrà la possibilità di avvicinarsi ai problemi di mobilità e sicurezza dei bambini, che in realtà sono un target rappresentativo anche di altre categorie di cittadini: pedoni in generale, mamme o papà con passeggini, portatori di handicap fisici, ciclisti.