Comunicato stampa della Commissione Europea su Italia e qualità dell'aria
Clamoroso ritardo nel trasmettere i piani
03 May, 2006
Parere motivato in materia di qualità dell’aria
La Commissione è in procinto di inviare all’Italia un parere motivato per aver violato la normativa comunitaria sulla qualità dell’aria, che mira a proteggere il cittadino e l’ambiente dagli effetti nocivi dell’inquinamento. Il caso riguarda l’assenza di misure per ridurre l’inquinamento atmosferico, con riferimento ai livelli di particolato (PM10), uno degli inquinanti atmosferici più pericolosi per la salute umana perché penetra in profondità nei polmoni, al biossido di azoto (NO2) e agli ossidi di azoto (NOx), che hanno molti effetti diversi sulla salute e sull’ambiente.
Nel 2001 e nel 2002 l’Italia ha trasmesso un elenco di agglomerati e zone in cui i livelli di concentrazione di particelle, NO2 e NOx risultavano particolarmente elevati, ma per la maggior parte di tali agglomerati e zone ha poi omesso di adottare piani o programmi per garantire che la qualità dell’aria fosse conforme alle norme.
Tali misure avrebbero dovuto essere comunicate alla Commissione entro il 31 dicembre 2003, ma per 17 aree mancano tuttora le misure per la riduzione dei livelli di NO2 e di NOx, mentre 25 aree devono ancora dotarsi di piani o programmi per combattere i livelli eccessivi di particelle. Tali omissioni violano la direttiva quadro del 1996 sulla qualità dell’aria[2] e la direttiva derivata del 1999.[3]