Lo shopping sfratta le auto dal Centro
Troppi pedoni: chiuse piazza Venezia e via del Corso. Accessi scaglionati al metrò.
09 December, 2003
di MAURO EVANGELISTI Il centro conquistato dai pedoni, le macchine subiscono la loro sconfitta: non c’è la Ztl, ma il popolo dello shopping invade via del Corso, anche ben oltre la zona pedonale, e costringe chi si avventura nel cuore della città a deviazioni e imprecazioni. Oggi, altri eventi importanti per la Capitale in coincidenza della Festa della Immacolata, mentre è confermato lo stop alle auto non catalitiche. Ieri, ore 17: complice la coincidente cerimonia di intitolazione della Galleria Colonna a Sordi, la polizia municipale è costretta a bloccare il traffico in via del Corso fino a piazza Venezia. Stop anche agli autobus per il fiume di gente che scorre da un capo all’altro dell’arteria commerciale della città. Trascorrerà oltre un’ora e mezzo prima di tornare alla normalità. Dopo la pioggia del mattino, il pomeriggio di ieri ha aperto gli argini a cittadini e turisti che si sono riversati nel centro storico. Le conseguenze più significative hanno riguardato la metropolitana, dove le macchine - nel senso dei treni - si sono prese la loro vendetta: nelle ore più calde e nelle stazioni principali file senza fine di persone tentavano di salire, ma spesso senza successo. Esempio, ore 18, piazza di Spagna: in centinaia sulla banchina, all’arrivo del treno i più valorosi si affannano ed entrano, gli altri spingono e ci provano, i più realisti restano fuori e desistono. In molte stazioni ”chiave”, gli scenari sono simili e per garantire la sicurezza dei viaggiatori si arriva anche al contingentamento. Per gli autobus, situazione analoga: assalti e passeggeri trasformati in esili sardine pur di salire. Scene di ordinaria follia: forse non può che essere così, con via del Corso che presenta un lungo muro umano senza soluzione di continuità, con l’automobilista che si arrabbia quando tenta di svoltare da via delle Convertite a via del Corso perché i pedoni - rosso, verde o giallo che sia - non lo fanno passare. O, ancora, il solito oceano di gente dentro Galleria Colonna. Per il traffico, le conseguenze sono state accentuate: circolazione a lungo rallentata sul Lungotevere, in particolare all’altezza di Ponte Garibaldi, su viale Trastevere. Ancora: problemi segnalati anche nell’area a ridosso di via Cola di Rienzo. E il lungo ponte oggi arriva all’ultima arcata, quella dell’Immacolata. Il programma è altrettanto intenso e importante. Prima cosa da ricordare: dalle 14 resta chiusa la stazione metro di piazza di Spagna fino alla conclusione della cerimonia prevista nel pomeriggio. Saranno deviati in via del Tritone i bus elettrici 116 e 119, deviazioni previste anche per la linea 590. Alle 7 avverrà la tradizionale cerimonia della deposizione da parte dei Vigili del fuoco della corona sulla statua di Maria nell’obelisco di piazza Mignanelli. E’ una tradizione cominciata nel 1938. Nel pomeriggio (quest’anno alle 17) è atteso l’arrivo di Giovanni Paolo II che renderà omaggio alla Madonna dell’Immacolata concezione, insieme al cardinale vicario di Roma, Camillo Ruini e al sindaco Walter Veltroni. La zona, per accogliere il Santo Padre, sarà completamente transennata nell’area compresa fra Largo Goldoni, via dei Condotti, via dei Due Macelli, piazza di Spagna. Particolarmente curato il servizio di sicurezza organizzato dalla Questura, il livello di allarme è, ovviamente, alto. Già dall’altro ieri sono cominciati, con grande discrezione, i controlli dell’area da parte delle forze dell’ordine, mentre quest’oggi saranno almeno duecentocinquanta gli uomini distribuiti lungo il percorso del Santo Padre per garantire la sicurezza. Ultime istruzioni per oggi: poiché è giorno festivo, i varchi resteranno disattivati, ma è confermato lo stop alle auto non catalizzate (entro la fascia verde), dalle 7.30 alle 20.30, mentre i ciclomotori non ”euro 1” o ”euro 2” non potranno entrare nella Ztl, in base ai risultati del monitoraggio dell’inquinamento da polveri sottili. I limiti ieri sono stati superati per il quarto giorno consecutivo. «E’ tempo di prendere provvedimenti di limitazione del traffico privato più decisi e incisivi», è il commento di Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio.