Quattro città al voto
Il 28 e 29 maggio si andrà al voto a Torino, Milano, Roma, Napoli, le più grandi città italiane. Facciamo il bilancio ambientale delle amministrazioni uscenti, con l'aiuto dei rappresentanti locali di Legambiente
16 May, 2006
<b>di Sergio Capelli</b>
Il 28 e 29 maggio si rinnoveranno le amministrazioni comunali delle quattro maggiori città italiane: Torino, Milano, Roma e Napoli.
Eco dalle città ha provato a tracciare un bilancio ambientale delle passate giunte, con l'aiuto dei rappresentanti locali di Legambiente e, quando possibile, degli assessori uscenti.
<b>Torino</b> - Gli ambientalisti hanno molto contestato le scelte della giunta Chiamparino, soprattutto per quel che riguarda la lotta allo smog e al traffico. "Per ciò che concerne la lotta all’inquinamento e il contenimento del traffico - afferma Eva Biginelli, Legambiente Torino - nonostante gli sforzi compiuti con l’assessorato provinciale, di fatto non è stata prodotta nessuna misura efficace”. Valutazioni positive su altri fronti, invece: l’assessore all’ambiente del comune di Torino Dario Ortolano ha prodotto diversi regolamenti, da quello del verde pubblico a quello dell’inquinamento acustico e elettromagnetico fino a quello in favore degli animali. La valutazione sulla gestione dei rifiuti: il raggiungimento del 50 per cento di raccolta differenziata preso come obiettivo dalla giunta precedente è stato ridimensionato, come impegno, su una percentuale del 35 per cento. Che però sembra buona rispetto all'aretratezza delle altre grandi città.
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Milano</b> - Deludente secondo Andrea Poggio di Legambiente l'operato della giunta Milanese: se rimangono stazionarie, dopo 8 anni di mandato, la raccolta differenziata e lo smog, poco e nulla si è fatto in tema di energia e mobilità.
"E' peggiorata la tenuta del mezzo pubblico - dice Poggio - Milano è la città in Italia con la più alta percentuale , ma il trasporto pubblico perde quote a vantaggio dell’auto. Segnali positivi ci sono per quanto riguarda la bici, ma il merito non è dell’amministrazione pubblica, bensì dell’iniziativa privata. Una cosa simile è avvenuta con il Car Sharing: è stato organizzato da Legambiente e osteggiato dall’Amministrazione".
Dati contrastanti con quanto sostenuto dall'assessore Goggi: "La diminuzione del traffico è avvenuta con la riduzione degli autoveicoli in ingresso in città: sono aumentati i parcheggi di interscambio, è aumentato il percorso della metropolitana e quello delle metrotranvie. Nel frattempo, c’è stato l’allargamento della sosta a pagamento. Il numero delle auto circolanti si è ridotto di 100.000 unità. Il traffico nel centro cittadino si è ridotto del 13%, e del 10% ai confini della città"
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Roma</b> - Unico caso di valutazione cautamente positiva da parte degli ambientalisti: "Complessivamente diamo un giudizio abbastamza positivo riguardo all'operato della Giunta - ci dice Lorenzo Parlati, di Legambiente - Sono state fatte cose positive, anche se, e questo è il neo, si è teso a non portarle fino a fondo, a causa di un'eccessiva contrattazione fra le parti. Roma è stata l'unica città italiana a prendere provvedimenti forti contro il traffico e lo smog. Penso ad esempio alle ZTL"
Punto dolente i rifiuti: "Si è in uno stato di impantanamento abbastanza grave - continua Parlati - nonostante si siano ottenuti dei discreti risultati sulla raccolta differenziata, arrivando al 21% pubblicizzato dall'amministrazione.
<b><a href="http://www.ecodallecitta.it/notizia.php?id=5057" target="_blank">Il parere di Legambiente - Intervista a Lorenzo Parlati, Legambiente Roma</a>
Napoli</b> - Anche Napoli ha un bilancio contrastato. Positivo per quel che riguarda smog (ma la posizione geografica della città la favorisce molto nella lotta agli agenti inquinanti), qualche piccolo passo avanti sulla mobilità: "si sono allargate delle zone pedonali - afferma Michele Buonomo, Legambiente Campania - e sono state sottratte delle aree di città al traffico automobilistico". Ma il problema dei rifiuti e del loro smaltimento continua a segnare negativamente la gestione ambientale della città: "Napoli è sporca, ed ha la raccolta differenziata al 10%. Questi sono i due poli di un circolo vizioso da cui si fatica ad uscire. La soluzione sta, a mio parere nel puntare tutto sulla raccolta differenziata".
<b><a href="http://www.ecodallecitta.it/notizia.php?id=5074" target="_blank">Il parere di Legambiente - Intervista a Michele Buonomo, Legambiente Campania</a>