"Dall'università per una Torino più sostenibile"
All'Università di Torino un confronto tra professori e politici sul tema della sostenibilità
16 May, 2006
di Giuseppe Iasparra
TORINO - Si è svolto il 16 maggio 2006, presso la Sala Lauree di Scienze PolItiche, l’incontro-dibattito “Dall'universita', per una Torino più sostenibile. Ricerche, contributi, idee”. L’incontro introdotto dal Rettore dell’Università di Torino, prof. Ezio Pelizzetti, si inserisce in un momento di campagna elettorale (il 28 e il 29 si vota per le amministrative). Si è così creata un occasione di confronto tra il mondo universitario e quello politico, per analizzare quanto spazio la tutela dell’ambiente trova all’interno delle agende politiche degli amministratori.
I temi trattati ruotano intorno alla funzione dell’Università, soggetto in grado di collaborare con le amministrazioni locali nel determinare al meglio le scelte di sviluppo sostenibile. Oltre ad avere una valenza didattica e di ricerca, l’ateneo si presenta come un'organizzazione ed un “attore territoriale”: dopo le Olimpiadi, varie strutture sono state destinate alla creazione di posti letto per gli studenti. Per via del numero di persone coinvolte, l’università è una struttura capace di muovere 70.000 persone e la strutturazione molto dispersiva dei suoi edifici, genera un'elevata mobilità. L’Università, che secondo il prof. Egidio Dansero “è un potenziale attore di sviluppo sostenibile”, potrebbe essere un luogo dove ripensare la mobilità dei suoi utenti.
Tra gli atenei italiani, quello torinese è uno tra i più attenti ai temi ambientali. Come ricordato dalla prof.ssa Silvana Dalmazzone, dal 2003 l'Università di Torino si è dotata di un Centro Ricerche Interdisciplinari per la Sostenibilità (IRIS) dove lavorano ricercatori, professori e collaboratori esterni di diverse aree che vogliono fornire studi e ricerche utili alle politiche ambientali. Tra i temi di ricerca, un interessante lavoro riguarda il calcolo dell’impronta ambientale: la parte di territorio che serve ad ognuno per trarre le risorse per sostenere lo stile di vita che conduce. La prof.ssa Elena Camino auspica una maggiore sinergia tra accademia e pubblica amministrazione: l’IRIS in questi anni è andato avanti grazie al contributo, in alcuni casi volontario, di docenti e ricercatori. La ricerca, e questo viene detto da più parti, ha bisogno di fondi: solo le borse di studio della Regione Piemonte, in questi anni hanno permesso di attivare corsi di formazione per dottorandi in ricerche ambientali.
Il prof. Luigi Bobbio nel suo intervento ha concentrato l’attenzione sul modo di gestire i conflitti nei processi decisionali. Come tutte le decisioni, anche quelle ambientali, si ritrovano davanti a conflitti ed interessi. Qui, è stato richiamato l’esempio della Tav in Val Susa; secondo Bobbio: “anche se il problema amianto secondo gli esperti non sussiste, si tratta di capire come gestire il conflitto; in che modo? Secondo la letteratura, bisogna realizzare dei processi decisionali inclusivi e strutturati”. A proposito viene citato l’esempio della “Giuria dei cittadini”, dove i cittadini, informati in modo scientifico ed approfondito possono esprimere, un giudizio importante su un certo tema (il primo esperimento di giuria si è espressa sul traffico, la prossima primavera un’altra giuria dei cittadini si pronuncerà sulla Tav).
Successivamente ci sono stati gli interventi dei politici. I primi a parlare sono stati Dario Ortolano, Assessore all’Ambiente uscente e il candidato sindaco della Casa delle Libertà, Rocco Buttiglione. Ortolano ha tracciato un resoconto sui cinque anni di operato: il “Progetto Metano”, l’idrogeno, l’approvazione di vari regolamenti comunali. Ortolano ha voluto sottolineare l’importanza delle targhe alterne nei casi di emergenza smog, che secondo l’Assessore, in attesa di inventare nuovi provvedimenti, sono “l’unico medicinale in grado di far scendere velocemente la febbre del malato (la città si intende)”.
Torino è inserita nell’area di transito del corridoio 5. Il candidato sindaco della CdL, l’on. Rocco Buttiglione, propone di affrontare il tema ambientale, con un approccio più ampio, più europeo, creando una rete che oltre all'ateneo torinese coinvolga le università di altre città: Milano, Genova, Lione. Sul collegamento ad alta velocità con la Francia esprime un giudizio netto: “La Tav è ecologica”, perché ritiene insopportabile il traffico su gomma che gravita sulla Val di Susa.
Dopodichè ci sono stati gli interventi dei candidati al Consiglio Comunale: Giorgio Diaferia (Rosa nel Pugno), Alba Di Carlo (Verdi), Fregolet e Grimaldi (Lista Ulivo) e Emilio Soave (Rifondazione Comunista). Tra le repliche finali dei docenti, la prof.ssa Calvo ha lamentato il fatto che i politici presenti, una volta concluso il loro intervento, hanno abbandonato il dibattito.