Rocco Buttiglione
23 May, 2006
<b>Territorio e ambiente</b>
Famiglia, aggregazione tra famiglie e individui, interazione tra le persone dovranno essere i valori fondamentali su cui agire anche a livello territoriale. Pertanto il recupero degli spazi urbani, in particolare le piazze e le aree pedonali devono essere alla base delle politiche territoriali.
In generale la parola d’ordine è decentramento. Basta con la congestione del centro e l’abbandono delle periferie. Si interverrà sul territorio per localizzare in tutti i quartieri attività, centri di aggregazione, uffici, sfruttando anche la riqualificazione delle strutture e delle aree olimpiche. Il centro deve essere occupato dagli edifici di alta rappresentanza istituzionale e dagli spazi per il turismo, non dai grandi uffici pubblici e privati, che tutte le mattine portano decine di migliaia di auto nelle zone storiche.
Le Olimpiadi hanno dimostrato che la città può essere pulita. Finiti i Giochi, Torino è ripiombata nell’abituale condizione di sporcizia: verranno aumentati gli addetti che contrastano il degrado, la sporcizia delle strade e la consunzione dei beni artistici. Si dovrà recuperare totalmente i monumenti, attraverso operazioni di restauro e di pulizia, mentre si dovrà rimettere mano ai contratti con l’Amiat per passaggi più frequenti nelle strade della città
<b>Mobilità</b>
Traffico scorrevole, vie facili da percorrere, parcheggi adeguati alla domanda. L’obiettivo della Casa delle Libertà è semplice e lineare, anche se dopo 15 anni di sinistra sembra utopia. Non condividiamo l’odio strisciante verso l’automobilista palesatosi in questi anni: i sensi unici cervellotici, le vie chiuse al traffico senza una logica, i continui cambiamenti della viabilità, una gestione dissennata dei cantieri con i gravi problemi che ne sono derivati.
Torino ha la migliore impostazione viaria tra tutte le città italiane, la Giunta Chiamparino e quelle precedenti di Castellani sono riuscite nella difficile impresa di rendere il traffico torinese caotico e intenso come non mai nella storia della città.
È necessario lavorare per il completamento rapido della linea 1 del Metrò e la realizzazione di una linea 2, imprescindibile, che dovrà servire il centro cittadino, oggi isolato: via Roma, piazza Castello, via Po, piazza Vittorio, via Garibaldi. Miglioramento delle linee tramviarie di superficie e revisione dei mezzi su gomma, sostituiti con mezzi più moderni e meno inquinanti. Riprogettazione della rete di trasporto pubblico per una integrazione fra metropolitana, treni e linee di superficie.
Per gli ultrasessantacinquenni la durata della corsa semplice passerà da 70 a 120 minuti.
Parcheggi di interscambio nei nodi urbani e metropolitani. Verranno inoltre eliminate le strisce blu nelle zone ospedali di tutta la città, ristabilendo il disco orario. Potenziare il trasporto pubblico fluviale, oggi completamente abbandonato, con ricadute sulla mobilità ma anche sul turismo.