Teresa Monestiroli</B>
Roberto Zucchetti, professore di Economia dei trasporti della Bocconi, cosa ne pensa dei programmi dei due candidati sindaco?
«Sono entrambi molto seri perché non promettono miracoli».
Se dovesse dare loro un voto?
«Preferisco parlare di contenuti e lasciare il voto agli elettori».
È d´accordo con tutti i punti?
«Nel programma di Ferrante non mi convince l´idea di fare un referendum per la chiusura del centro: chi voterà, i residenti o tutti i cittadini?».
È favorevole alla chiusura del centro?
«No. Per migliorare il traffico bisogna potenziare progressivamente le aree pedonali dove si possono fare».
Entrambi i candidati sono contrari al road pricing. Lei cosa ne pensa?
«Sono d´accordo con loro. Fra le proposte mi sembra coraggiosa quella della Moratti di introdurre una tariffa d´ingresso ai mezzi inquinanti. È importante responsabilizzare chi inquina, in modo da avere più risorse per favorire il trasporto pubblico. Ma questa proposta non sarà di facile attuazione. Dovrà essere valutata nell´area provinciale».
Sull´inquinamento l´hanno convinta?
«Sono contento che entrambi abbiano segnalato il problema delle caldaie. Usare i soldi dei ticket imposti agli inquinanti per sostituire le caldaie è una buona idea, ma il Comune dovrebbe iniziare dalle sue».
E sui trasporti?
«Si parla di incentivare il trasporto pubblico. Ma nessuno dice quello che bisognerebbe fare veramente: aumentare le tariffe. Solo così si avrebbe un trasporto più efficiente».
Cosa manca in questi programmi?
«Un ragionamento a lunga distanza. Questi programmi riguardano solo la città, mentre una parte dei problemi di Milano dipendono dalle aree fuori dalla città».