Primi nel riciclo e a pagare
Moncalieri e Nichelino differenziano il 60 per cento dei rifiuti - da La Stampa del 25.05.2006
25 May, 2006
<b>AMBIENTE NONOSTANTE IL RISULTATO LE TARIFFE SONO AUMENTATE DAL 29 AL SESSANTA PER CENTO
Giuseppe Legato</b>
Moncalieri e Nichelino, 110 mila abitanti in tutto. Sono i comuni «ricicloni» della cintura Sud di Torino: la raccolta differenziata porta a porta partita un anno fa a Moncalieri e sei mesi fa a Nichelino ha sfondato il muro del 60 per cento. Un grande risultato che non è da ascrivere nè al Comune nè al consorzio Covar 14 (che gestisce la raccolta rifiuti nei 19 comuni aderenti), ma ai cittadini.
La notizia arriva dall'assessore al ciclo dei rifiuti di Moncalieri Antonio Soldo. Raggiante, dopo mesi di proteste e cortei, Soldo può tirare un sospiro di sollievo: «Il 63% è il risultato più alto in tutti i comuni aderenti al Covar, ovviamente delle dimensioni simili al nostro». E aggiunge: «Abbiamo superato ampiamente i parametri di differenziata previsti dalla legge». Traduzione: niente multe. Il decreto Ronchi prevede infatti pesanti sanzioni per i comuni che non abbiano raggiunto nell'arco dell'anno il 35% di differenziata. La Provincia, nel suo piano di gestione, ha indicato nel 50% la soglia ottimale cui fare riferimento. E allora i numeri di oggi si commentano da soli. Più differenziata vuol dire in realtà meno produzione di rifiuti. Dall'avvio del Porta a Porta il Covar 14 ha praticamente dimezzato la quantità di rifiuti che conferisce nella discarica di Basse di Stura: «Erano 90mila tonnellate nel 2004, oggi siamo a 44mila. Ciò consente, seppur per la nostra parte, - dice il presidente del consorzio Giuseppe Massimino - di allungare le potenzialità di accogliere rifiuti della discarica di Torino in attesa dell'inceneritore». Se da un lato si festeggia, dall'altro rimangono numerosi interrogativi. I rifiuti conferiti in discarica sono dimezzati e il risparmio netto per il consorzio - considerato che ogni tonnellata a Basse di Stura costa 123 euro - supera i 4 milioni di euro. Ma le tariffe di Moncalieri, anziché abbassarsi, crescono. I cittadini virtuosi non sono premiati. I rincari si attestano mediamente - con differeze sensibili tra fasce e fasce di riferimento - attorno al 50-60 per cento. Va meglio a Nichelino dove «l'aumento medio - fa sapere l'assessore al Bilancio Renato Marando - è del 29%». Dal consorzio confermano: «Il risparmio per la minore quantità di rifiuti portata a Torino - dice Massimino - non permette di abbassare assolutamente le tariffe. Questo perchè - aggiunge - il porta a Porta è un servizio che costa molto di più di quello precedente». E allora l'unico vantaggio - si fa per dire - è la diminuizione dell'immondizia prodotta con risvolti positivi dal punto di vista ambientale e solo da quello.
Per le lamentele collegate al poprio portafoglio i cittadini dovranno accontentarsi di sapere che esistono comitati contro i disservizi del nuovo sistema e il caro-bollette. A Moncalieri il gruppo presieduto da Giuseppe Panna è sceso in strada cinque volte in un anno. A suon di marce sul Comune, carte bollate e rinunioni infuocate nei consigli comunali il gruppo haraggiunto un risultato: in strada torneranno le campane di vetro al posto di alcuni dei molti cassonetti a schiera sotto i condomini. Per il portafoglio però, ancora nessuna conquista.