"2011, L´ACCENSIONE DEL TERMOVALORIZZATORE"
Il presidente della Provincia: "Basta con gli intoppi" - da Repubblica del 05.06.2006
05 June, 2006
SAITTA No ad altre proroghe per la discarica di Basse di Stura Ora va individuato il sito per l´altro impianto bruciarifiuti
di DIEGO LONGHIN
Presidente Antonio Saitta, dopo battute d´arresto e polemiche sembra che nulla possa ostacolare la costruzione dell´inceneritore del Gerbido. Quando entrerà in funzione?
«Nel 2011 e non si tratta solo di una promessa, ma di un impegno sulla base di una tabella di marcia molto stretta. La società Trm ha già presentato il progetto definitivo, tra dicembre e gennaio daremo il via alla costruzione. Dopo partiranno le gare d´appalto e nel 2008 verrà posata la prima pietra».
Non ci saranno intoppi?
«Ne abbiamo già avuti troppi. Li abbiamo superati grazie al dialogo con tutti i soggetti coinvolti in commissione. Ora tutto è definito e dobbiamo concentrarci sulla definizione del sito per il secondo inceneritore, a Nord di Torino».
A quanto ammonta l´investimento per il termovalorizzatore?
«Intorno ai 250 milioni. Senza considerare gli interventi per ripristinare una linea ferroviaria per portare il 70 per cento dei rifiuti, la costruzione di uno svincolo dedicato sulla tangenziale e la realizzazione della discarica di servizio a Montanaro».
Interventi inutili senza un balzo della raccolta differenziata. Come vanno le percentuali?
«Negli ultimi due anni siamo cresciuti dell´11 per cento. A livello provinciale siamo arrivati al 38,6 per cento, con punte del 64-65 per cento in alcuni comuni della cintura di Torino, come Grugliasco. Ora contiamo di crescere ad un ritmo del 5 per cento all´anno, arrivando nel 2011 ad un fetta del 50 per cento».
Nel 2009 dovrebbe chiudere la discarica di Basse di Stura. Ci sarà una proroga?
«No. L´ultima proroga è stata data sulla base della quantità di rifiuti e non di tempi. Al massimo, se ci sarà ancora un miglioramento della differenziata, ci può essere uno slittamento. Ma per almeno un anno e mezzo dovremo portare i rifiuti in altre discariche».
Sulla questione smog anche lei, come Chiamparino, se la sente di dire che non ci saranno più targhe alterne?
«No. Credo che interventi scelti insieme ma che scattino in maniera automatica quando si raggiungono picchi di polveri sottili, ci saranno. Mi sembra che dal punto di vista politico sia cambiata l´aria, che tutti, ad iniziare dal nuovo governo e dalla Regione, puntino ad interventi strutturali. Bene. È ora di mettere in campo le risorse e partire».