«Atene è unica, e vi sorprenderà»
Capralos: «Ora è il momento dei grandi disagi ma l'entusiasmo è alle stelle Cantieri in ritardo? Il governo ci rassicura. Gli impianti sono un fiore all'occhiello»
10 December, 2003
IGiochi Olimpici sono alle porte, fra otto mesi si alzerà il sipario su Atene 2004 e non poche sono le preoccupazioni della vigilia. Il comitato organizzatore è una macchina da guerra che però sembra una cattedrale nel deserto rispetto alla città, ancora molto distaccata e apatica. I problemi che appaiono al visitatore sono tanti, il caos è imperante tra cantieri aperti e inquinamento atmosferico.Spyros Capralos, direttore esecutivo e membro del Board del Comitato Organizzatore assicura che il tredici agosto, data d'inizio dei Giochi, tutto sarà pronto ed efficiente e sottolinea: «Non ho dubbi, Atene vi sorprenderà, saranno Giochi unici perché solo noi possiamo coniugare storia, tradizione e modernità. Non vi lasciate impressionare dai cantieri aperti. Voi italiani potete capirci, siamo mediterranei e abituati a fare tutto all'ultimo momento».Ma la gente di Atene sembra piuttosto fredda nei confronti delle Olimpiadi.«È vero, ma è normale dopo la gioia iniziale, dopo aver coronato il sogno inseguito per quasi venti anni di riportare a casa i Giochi, la gente si è resa conto che questo non era solo rose e fiori, ma comportava una serie di disagi soprattutto a causa dei lavori basilari per dotare Atene delle infrastrutture necessarie. Un segnale chiaro, di un entusiasmo crescente, è dato alla vendita dei biglietti che già sono esauriti in alcune discipline, e dal numero di richieste dei volontari: 128.000 domande per 45.000 posti disponibili».Parliamo delle infrastrutture e dei trasporti?«Il sistema dei trasporti è sempre stato il problema dei Giochi, anche nelle precedenti edizioni. Atene comunque aveva più problemi di altre città, ha dovuto creare tutto ex novo e cambiare la faccia del sistema di trasporto. In pochi anni abbiamo costruito 120 chilometri di strade, come ad esempio la tangenziale che parte dall'aeroporto e raggiunge il parco olimpico senza passare per il centro. La metropolitana ha due linee nuove e stiamo costruendo il tram leggero, che servirà i siti di gara posti sulla costa, e un treno che collegherà l'aeroporto internazionale al villaggio olimpico e gli impianti posti nell'Attica occidentale. Molti cantieri sono ancora indietro, ma il governo ha assicurato che prima dell'estate tutto sarà pronto».Impianti e logistica sono a posto?«Gli impianti sono il nostro fiore all'occhiello, molti sono già stati utilizzati nelle gare pre-olimpiche. Alcuni difetti sono emersi come quelli nell'impianto del canottaggio, ma stiamo provvedendo per fare una barriera per smorzare il vento con degli alberi. Il villaggio per gli atleti e i sette villaggi per i giornalisti sono già consegnati, intorno al villaggio olimpico stiamo lavorando per i campi di allenamento così le squadre non dovranno perdere tempo e spostarsi da un capo all'altro della città. Ad Atene e circondario ci sono oltre 60.000 posti letto nelle varie categorie di albergo, oltre a questo abbiamo realizzato, in collaborazione con un grande gruppo immobiliare, un programma di soggiorno per il pubblico in case private. E per le persone particolarmente esigente ci sono ben 11 navi da crociera di lusso approdate nel porto del Pireo.La sicurezza angoscia tutti soprattutto alla luce dei recenti attentati in Turchia. Quali misure sono state adottate?«Questo è un problema che va al di là della Grecia. Abbiamo creato un comitato formato da sette Stati (Usa, Francia, Israele, Germania, Gran Bretagna, Australia e Grecia), sono i paesi che hanno di recente organizzati i Giochi o che hanno esperienza contro il terrorismo. Il nostro governo non ha certo sottovalutato il problema, ha infatti investito 650 milioni di euro vale a dire più del doppio della somma stanziati da Sydney 2000 e Salt Lake 2002 insieme».Le elezioni politiche in Grecia nell'aprile del 2004 possono distrarre l'attenzione dai Giochi ?«La democrazia è nata in questo paese e ogni quattro anni il governo deve rispondere al popolo del proprio operato. La classe politica attuale ha fatto tutto il possibile per dotare Atene degli strumenti necessari per affrontare l'appuntamento olimpico, non credo quindi che il risultato politico avrà ripercussioni sull'organizzazione dei Giochi. Comunque se la politica si distrae noi del Comitato lavoriamo meglio!»Lei ha un passato nello sport agonistico, quale il suo messaggio agli atleti?«Il motto di Atene 2004 è che i nostri Giochi sono per gli atleti. Vogliamo che gli atleti abbiano le migliori condizioni perché loro sono i protagonisti assoluti. Quindi abbiamo concentrato la nostra attenzione sul villaggio olimpico offrendo tutte le agevolazioni possibili dagli allenamenti, con campi per 15 differenti sport, al catering differenziato per tradizione e religione. Il ritorno alla storia con il lancio del peso che sarà disputato nella patria dei Giochi ad Olimpia sia per gli uomini che per la prima volta per le donne, l'arrivo della maratona e la finale del tiro con l'arco allo stadio sede della prima edizione dell'olimpiade moderna daranno emozioni uniche ai protagonisti. Record, competizione e storia un connubio che solo Atene può offrire. Novella Calligaris02/12/2003