Raccolta differenziata? Sì, grazie
L’Osservatorio sui rifiuti: i cittadini sono interessati - Messaggio informativo Provincia di Torino
06 June, 2006
<b>Nella giornata mondiale dell'ambiente, la Provincia presenta il quadro
I dati confermano la tendenza a raccogliere in modo separato i rifiuti e l’approvazione a nuovi impianti di smaltimento
L'assessore alla Pianificazione ambientale, Angela Migliasso: «Confermate le politiche della Provincia»</b>
«I numeri presentati dall'Osservatorio per il 2005 sono molto soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda la raccolta differenziata, e danno ragione alle politiche della Provincia. Ora si tratta di consolidare e migliorare la qualità complessiva del servizio diminuendo gli scarti nei rifiuti differenziati per aumentare il riciclo. Così sarà possibile accrescere il ritorno economico, influendo positivamente sulla tariffa a beneficio dei cittadini». E' questo il commento dell'assessore alla Pianificazione ambientale, Angela Massaglia, a proposito dei dati dell'Osservatorio sui rifiuti della Provincia di Torino per l'anno 2005.
A spiccare immediatamente sono proprio i numeri della raccolta differenziata: il territorio della provincia si attesta sul 36,3% contro il 31,2% del 2004 (+5,1%), e a marzo di quest'anno la percentuale sale al 39. Il continuo incremento della raccolta differenziata è dato dal numero sempre crescente di Comuni che passano al «porta a porta» usufruendo dei finanziamenti messi a disposizione dalla Provincia. Sono 133 a oggi i Comuni che si avvalgono di sistemi di raccolta domiciliare.
Nelle previsioni dell'Osservatorio a fine anno diventeranno 149, per un totale di oltre 1.100.000 abitanti pari al 49,4% dell'intera popolazione provinciale. I fondi complessivamente stanziati dalla Provincia ammonteranno al termine del 2006 a quasi 15 milioni di euro. Ancora secondo le stime dell'Osservatorio, a dicembre di quest'anno le migliori performance in fatto di aumento della popolazione coinvolta dalla raccolta differenziata saranno fornite dai Consorzi Bacino 16 (zona di Settimo e Chivasso) e ACSEL (alta Valle Susa), che cresceranno in un anno rispettivamente dal 33,8 all'82,1% e dal 13,6 al 51,2% partendo da posizioni di classifica medio-basse. Da segnalare il caso di Torino, che fa capo al Bacino 18: malgrado una percentuale del 16,7%, il capoluogo piemontese è al primo posto in Italia tra le città al di sopra dei 500.000 abitanti per la raccolta differenziata.
Buone notizie arrivano anche dai dati relativi alla produzione di rifiuti urbani, che nel 2005 - dopo la crescita degli ultimi anni, in particolare del 2004 - non solo si è stabilizzata, ma, seppur di poco, è diminuita: gli abitanti della provincia di Torino hanno prodotto l'anno scorso 1.170.754 tonnellate di immondizia (circa 522 chili pro capite) abbassando di 0,03 punti percentuali i valori del 2004. In questo caso si segnalano positivamente i Consorzi CCS (Chierese), CCA (Eporediese) e COVAR 14 (Moncalieri e area a sud-ovest di Torino) che hanno abbattuto la loro produzione rispettivamente del 6,3, del 6,2 e del 5,9%.
L'Osservatorio sui Rifiuti fornisce anche i dati relativi ai rifiuti speciali, vale a dire quelli provenienti da aziende, ospedali ecc., prodotti nel 2004. Nella categoria «pericolosi» risultano 308.672 tonnellate, con un incremento del 7% rispetto al 2002, mentre i rifiuti «non pericolosi» ammontano a 2.380.945 tonnellate, pari al 17% di aumento rispetto al 2002.
«Stiamo elaborando - aggiunge l'assessore Massaglia - l'aggiornamento del programma provinciale che ha previsto e prevederà importanti obiettivi di riduzione (-3%), riuso, riciclo e recupero energetico per i rifiuti residui. Per superare i ritardi nel raggiungimento degli obiettivi di legge per il riciclo e per il recupero energetico, oltre che per far fronte al prossimo esaurirsi delle discariche, la Provincia si sta impegnando al massimo nel realizzare il sistema integrato di raccolta dei rifiuti. Per quanto riguarda il riciclo, abbiamo scelto di incentivare l'attivazione in ciascuno dei nostri 315 comuni di sistemi di raccolta rifiuti più responsabilizzanti e pertanto più efficaci, al fine di raggiungere nell'arco di alcuni anni gli elevati obiettivi di raccolta differenziata fissati per tutta la provincia (50% al 2010). Per questo, con appositi bandi, contribuiamo a stanziare risorse significative per i costi di investimento del nuovo servizio».
Lo scorso anno, la Provincia ha finanziato circa 60 Comuni per un totale di 3,6 milioni di euro. Per il 2006 si prevede una contributo analogo, anche se le risorse provenienti dall'ecotassa per i rifiuti urbani smaltiti in discarica, introitata dalla Provincia cui ne è destinato il 10%, stanno diminuendo a causa della riduzione della quantità di rifiuti che va in discarica. Gli stanziamenti del 2006 ci consentiranno di arrivare a più di 150 Comuni con sistemi di raccolta integrati, per oltre la metà della popolazione della provincia .
«Nel 2003 - ricorda l'assessore Massaglia - la raccolta differenziata era al 25%. La situazione attuale ci conforta e voglio ringraziare i tanti cittadini, amministratori e operatori che ce la stanno mettendo tutta al fine di rispettare l'ambiente e risparmiare risorse che non sono illimitate».
Per verificare la soddisfazione dei cittadini nei confronti del servizio di igiene urbana è stato inoltre attivato un sondaggio telefonico fra gli utenti. Mille e 400 cittadini sono stati intervistati telefonicamente, per conto della Provincia di Torino, per capire se i cittadini condividono l'obiettivo del raggiungimento del 50% di raccolta differenziata e se comprendono la necessità della costruzione di nuovi impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti.
La fotografia che emerge è la seguente: la maggioranza dei cittadini è interessata a differenziare il 50% dei rifiuti raccolti e ritiene necessaria la costruzione di impianti per lo smaltimento.