«Ma sulla differenziata non si torna indietro»
Palazzo Cisterna boccia gli sconti e conferma per Torino la quota del 50% - da La Stampa del 07.06.2006
07 June, 2006
Avanti tutta con la raccolta differenziata: nessuna battuta d’arresto, nessuna deroga a Comuni grandi e piccoli. Torino compresa. Parola di Antonio Saitta, deciso a difendere un servizio confortato da risultati lusinghieri. Fanno fede i numeri nella Provincia: da una media del 25,2% nella raccolta, anno 2003, si è passati a quella del 39%. Mentre Torino, da sola, naviga sul 35,3%. Ad oggi i Comuni coinvolti sono 133, entro fine anno saliranno a 150. «Le tensioni sono opera di gruppi minoritari - premette Saitta -. I sacrifici ci sono, ma quella della raccolta differenziata è una strada senza ritorno: la saturazione delle discariche, cominciando da Basse di Strura, è reale; anche l’attività dell’inceneritore sarà dimensionata al traguardo del 50% previsto entro il 2010». Insomma: secondo il presidente della Provincia, «tornare indietro è un lusso che non possiamo permetterci». Dello stesso avviso Marco Calgaro: contrario agli «aiatollah» della differenziata, intesa come soluzione unica al problema-rifiuti, ma assertore della sua importanza. Però l’ex-vicesindaco di Torino rivendica uno «sconto» per il capoluogo: «Mi sembra giusto, i costi del servizio sotto la Mole sono maggiori che altrove. Nessuno vuole smarcarsi, chiederemo di crescere con più gradualità rispetto agli obiettivi prefissati». Nel dibattito interviene anche Beppe Gamba, l’ex-assessore all’Ambiente nella giunta Bresso tirato in ballo dal presidente del Covar 14: «Non ci fu nessun ricatto da parte nostra, Massimino straparla. Il problema è che molti non sanno lavorare... e sono sempre quelli che strillano più forte. Nel caso del Consorzio Torino Sud, l’aumento dei costi è frutto di vent’anni di debiti e deficit gestionale. Serve una vera riorganizzazione».