In bici per i sette colli
Visto il successo della terza Critical Mass Interplanetaria di Roma, ci siamo chiesti se nella capitale, che non è proprio piatta come la Pianura Padana, l’uso della bici sia proponibile ad una fascia di utenti più ampia. Abbiamo chiesto un parere a Giovanni Palazzi, presidente di Ruotalibera Roma
16 June, 2006
<b>Giuseppe Iasparra</b>
<b>Viste le dimensioni della città e la conformazione non pianeggiante, a Roma, a chi proponiamo di spostarsi quotidianamente in bici?</b>
La capitale in un certo senso parte svantaggiata, ma le strade in salita non sono l’ostacolo principale all’uso della bici in città: non si tratta di pendenze elevate ed esistono mezzi come le bici motoassiste che aiutano a risolvere il problema. Il nodo principale da risolvere resta il traffico, e chi usa spesso la bici lo sa, la coesistenza tra le auto e le bici lungo le strade è la vera difficoltà.
L’uso dell’automobile per ovviare al problema della distanza sarebbe comprensibile in una città dotata di strade veloci, dove si percorrono in poco tempo lunghi tragitti, ma a Roma questo non avviene, non esistono strade veloci.
<b>Avete idea del numero di persone che giornalmente si spostano in bici?</b>
Secondo il censimento Istat del 2001 a Roma era 2266 il numero di coloro che si spostano in bici per raggiungere il luogo di lavoro
<b>In questi anni, c'è stato un aumento del numero dei ciclisti?</b>
Difficile fare un censimento di quanti in questi anni hanno adottato la bici come mezzo di trasporto; si pensa di effettuare un censimento ma si tratta di un lavoro lungo e le associazioni si basano sul lavoro volontario. La nostra associazione, Ruotalibera, conta comunque una newsletter con 700-800 iscritti. Ad Ostia, l’associazione Ostia in Bici 13, conta alcuni centinaia di iscritti.
<b>Cosa è stato fatto in questi anni per aumentare il numero di coloro che usano la bici?</b>
Sono state fatte delle operazioni “a spirale”. Si è lavorato per sensibilizzare la gente, in modo che imparasse ad “usare la città”: a Roma esistono già percorsi alternativi all’automobile: dato l’elevato numero di parchi presenti in città, si può raggiungere un luogo seguendo un percorso che utilizzi le aree verdi, lontano dal traffico.
In questi anni sono state fatte una serie di iniziative: percorsi pedonali, affissione di segnaletica adeguata alle piste ciclabili, sono partiti i parcheggi di interscambio per auto e bici e si ed è iniziato l’uso della ZTL come zona di scambio. Si è incrementato il trasporto della bici con la metro: su una delle due linee (la B) e sulla ferrovia Roma – Lido, si può caricare la bici tutti i giorni festivi per tutto il giorno. Nei giorni feriali è concesso solo dopo le 21.
Rimane un’anomalia la concezione per il solo tempo libero della bici, dovrebbe avvenire un cambio culturale. Abbiamo comunque la sensibilità e l’ascolto da parte dell’Amministrazione Comunale, vedremo nel futuro.