Ticket d\' ingresso. Il Comune: consulteremo i milanesi
Penati: d' accordo con la Moratti ma subito una tariffa unica per il metrò da Sesto e Cologno - da Corriere della Sera del 02.07.2006
04 July, 2006
L' assessore all' Ambiente: pronti a sentire il parere dei cittadini di Provincia e Regione. Caputo: serve il consenso dei sindaci metropolitani
Non sarà un referendum, ma quasi. Quando tra un mese, il tavolo di lavoro sulla pollution charge sfornerà i primi risultati pratici, il Comune chiederà il parere dei cittadini e raccoglierà le indicazioni che arrivano dai milanesi. Intanto si apre anche un' altra porta. Quello che poteva essere un ostacolo impegnativo al ticket anti-inquinamento si rivela un possibile alleato. Il presidente della Provincia, Filippo Penati, visti anche i buoni rapporti instaurati con il Comune retto da Letizia Moratti, apre alla pollution charge. Chiedendo però che accanto alla tassa d' ingresso si accolgano altri provvedimenti. Con una priorità: varare la tariffa unica del trasporto pubblico nell' area metropolitana milanese. Vuol dire che chi prende il metrò da Sesto a da Cologno non deve più pagare un euro e mezzo per arrivare a Milano, ma un euro come tutte le altre corse urbane. Si va avanti sulla pollution charge. Con l' apertura della Provincia. Non è stato sempre così. Quando il sindaco Gabriele Albertini lanciò l' idea di un ticket d' ingresso, Palazzo Isimbardi, retto allora da Ombretta Colli (stessa coalizione di Albertini), disse un sonoro no. Sarebbero stati penalizzati tutti gli abitanti dell' hinterland. Penati parte da un concetto diverso: «Perchè mi rendo conto che molte auto dirette a Milano prima di arrivare in città attraversano l' hinterland e inquinano. Quindi, meno auto a Milano vogliono dire meno auto in provincia. Non sono pregiudizialmente contrario al ticket contro l' inquinamento e riconosco che la Moratti sta rispettando un impegno preso con gli elettori durante la campagna elettorale». Quello che Penati chiede è l' apertura di un tavolo istituzionale che affianchi al ticket altri provvedimenti: «Penso alla necessità di arrivare a una tariffa unica per l' area metropolitana. Poi bisogna studiare insieme la realizzazione di parcheggi di interscambio vicino alle fermate del metrò in entrata. Ultima cosa: si potrebbero coinvolgere Serravalle e le tangenziali per realizzare aree di sosta con delle navette in grado di trasportare la gente in città. Ce ne sono molte a fianco della tangenziale. Si potrebbe fare tranquillamente». Quindi, apertura. Apprezzata da Palazzo Marino. L' assessore ai Trasporti e all' Ambiente, Edoardo Croci risponde a Penati con un' apertura di credito: «Su questo tema, come su altri, ci deve essere collaborazione istituzionale. Martedì viene insediato il gruppo tecnico. A fine mesi avremo un piano concreto che prevede una serie di ipotesi subito applicabili. Però, prima di qualsiasi applicazione, vogliamo consultare due soggetti: i cittadini e le istituzioni. Il piano verrà reso pubblico e raccoglieremo le indicazioni che vengono dai milanesi. Poi apriremo un tavolo con le istituzioni, Provincia e Regione. Lavoreremo sulla tariffa integrata, sui trasporti e le grandi opere infrastrutturali». Vorrebbe qualcosa in più il margheritino, Roberto Caputo: «La proposta è interessante, soprattutto se il ricavato serve a migliorare il servizio pubblico e a prendere provvedimenti contro lo smog. Bisogna però tenere conto di due fattori: Milano non è Londra che ha molti metro. Secondo: la scelta sarebbe più efficace se condivisa con i comuni della provincia di milano. Convochiamo l' assemblea dei comuni». Non solo i comuni della Provincia. C' è Walter Galbusera, segretario milanese e lombardo della Uil che chiede di allargare il confronto anche con le forze sociali, cioè le categorie che lavorano con i mezzi: «Quella del Comune è una scelta importante e interessante in quanto si tratta di una scelta politica. E per questo motivo bisogna calarla nella realtà: è necessario discuterne con le forze sociali e con gli interessi sensibili a questa ipotesi per poi assumere decisioni. Ci vuole confronto e coinvolgimento».