Furgoni: mai più in centro
da La Stampa del 09.07.2006
10 July, 2006
Avete presente quel furgone bianco che scarica le mozzarelle (ma anche quintali di carne, piuttosto che cassette di mele o banane) nel bel mezzo di via Giolitti (ma anche via Lagrange o via San Massimo) proprio alle 11 di tutte le sante mattine? Massì, quel camion che riesce anche per pochi, ma interminabili minuti a bloccare il traffico, ammorbare l’aria e farci mancare l’appuntamento in banca, dal dentista o dall’avvocato?
Benissimo. Dal prossimo inverno, o al massimo dalla primavera 2007, a Torino non accadrà più. La giunta Chiamparino, su proposta dell’assessore alla Viabilità Maria Grazia, ha infatti deciso di fare qualcosa di ambientalista: «Presto, in tutta la zona centrale - ha annunciato ieri mattina l’assessore - vieteremo la consegna delle merci a bordo di questi veicoli inquinanti. Faremo insomma come ha già fatto, in forma sperimentale, ma con successo, Genova: creeremo un punto di raccolta di questi prodotti da consegnare fuori città. E poi organizzeremo la distribuzione delle merci su piccoli mezzi elettrici a impatto ambientale nullo».
L’idea è già stata discussa in giunta e anche con le associazioni (come quella dei commercianti) che sarebbero coinvolte. Ed è stato anche scelto il luogo dove allestire il centro di smistamento delle merci: «L’interporto di Orbassano - spiega ancora Sestero - è il posto ideale. Le merci ogni mattina arrivebbero lì per essere poi smistate su furgoncini elettrici. Solo quei mezzi potranno accedere alla Ztl e se ne guadagnerà sia in termini di aria pulita che di traffico scorrevole». Il costo di questa novità sarà equamente ripartito fra i mittenti e i destinatari delle merci, ma alla fine pare pure che non costerà più degli spostamenti tradizionali.
Ma non finiscono qui le novità legate all’accoppiata «auto& smog». Ricordate la Ztl ambientale, quella il cui perimetro coincide grosso modo con quello dell’area in cui di domenica si va a piedi? Dal prossimo autunno il divieto per le auto non catalitiche (e quindi più inquinanti) di entrare in centro dal lunedì al venerdì sarà fatto rispettare. Farla franca diventerà impossibile perchè il Comune ha intenzione di utilizzare anche su quest’area più vasta il sistema di controllo elettronico con telecamera: «E’ l’unico modo - dice Sestero - per disincentivare sul serio l’uso di queste auto. Con l’aiuto dei soli vigili è impossibile punire tutti i tragressori». L’utilizzo dell’occhio elettronico contribuirà certamente a snellire il traffico in centro, ma anche ad assestare un bel colpo al portafoglio dei torinesi. Non dimentichiamo infatti che lo scorso anno il vizietto di passare sotto le telecamere, nonostante il divieto di oltrepassare le barriere della Ztl è costato 32 milioni di euro ai torinesi. Una strage di verbali (pari a 386.148 passaggi irregolari) che in un anno ha superato la quota record di 1 milione. Per la precisione sono state notificate 1.150.382 multe, di cui 618.006 per sosta vietata, che resta un grande classico della trasgressione.
E sempre a proposito di telecamere, anche quest’anno il Comune promette che, almeno per le due settimane centrali di agosto, provvederà a spegnerle. La data esatta non è ancora stata decisa, ma il periodo dovrebbe andare dal 7 al 21 agosto. Per quel periodo anche i controllori delle strisce blu andranno in vacanza e quindi il parcheggio all’ombra dei parcometri sarà gratuito.Una breve vacanza del «carososta» in attesa di gustarsi la possibilità di parcheggiare sotto il Caval’d Brons - al prezzo non proprio «politico» di due euro l’ora - che scatterà a partire dall’autunno, quando l’autorimessa sotto piazza San Carlo verrà inaugurata, con qualche mese di ritardo, insieme con quella di piazza Vittorio.