Carta canta
Ogni italiano raccoglie e conferisce ogni anno quasi 40 kili di carta alla raccolta differenziata. Presentato l'annuale rapporto Comieco, sui dati 2005 c'è un aumento del 7% rispetto al 2004. In leggero recupero anche il Sud. Raggiunti gli obiettivi fissati dall'Unione Europea
11 July, 2006
<i>Comunicato stampa Comieco</i>
<b>2,26 milioni</B> di tonnellate: questa è la quantità di imballaggi cellulosici che nel 2005 è stata avviata al riciclo in Italia. Il dato emerge dall’<B>XI Rapporto sulla Raccolta, Riciclo e Recupero di Carta e Cartone</B> effettuato da Comieco - Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica. Nel 2005, infatti, ogni italiano ha raccolto <B>39,8 Kg</B> di carta e cartoncino con un incremento del <B>7,2%</B> rispetto al 2004. L’Unione Europea ha fissato il raggiungimento di tale quantità di raccolta pro capite per il 2008, l’Italia quindi registra questo successo con <B>tre anni di anticipo</B>. In termini generali, se si considerano gli ultimi otto anni, in Italia, la raccolta è aumentata addirittura del <B>126%</B>, di fatto, nel 1998 il recupero degli imballaggi di carta raggiungeva poco più di un milione di tonnellate. Questo ha portato benefici sia di ordine economico che ambientale, infatti, lo smaltimento di carta e cartone dal 1998 al 2005 equivale alla <B>portata di 100 discariche</B> che, grazie al riciclo, si sono potute evitare generando un trasferimento di risorse ai Comuni pari a <B>344 milioni</B> di euro. Solamente l’anno passato, i <B>Comuni convenzionati</B>, che nel 2005 sono arrivati a poco meno di 6mila, hanno ricevuto <B>74,5 milioni</B> di euro dal sistema Comieco (il 14% in più rispetto all’anno precedente). La crescita dei <B>volumi di raccolta</B> vede in prima fila il <B>Sud</B> con un +<B>15,2%</B>, il Centro registra un aumento del <B>7,4%</B>, mentre al <B>Nord</B> l’incremento è del <B>5,6%</B>. Se il Settentrione rimane l’area che segna volumi di raccolta maggiori, anche quest’anno i tassi a due cifre registrati confermano la volontà del Sud di recuperare il ritardo accumulato rispetto al resto d’Italia. “La nostra sfida rimane il Mezzogiorno” commenta <B>Claudio Romiti, Presidente di Comieco</B> “alcune delle sue regioni hanno già registrato livelli di raccolta pro capite vicini a quelli del Nord. Per esempio, la Puglia, fiore all’occhiello di questo cambiamento, grazie a una virtuosa alleanza tra enti locali, aziende e cittadini ha registrato un incremento nella raccolta di carta e cartone del 14% e Bari si distingue come la città del Sud con il più alto livello di raccolta pro capite. Ciascun barese, infatti, ricicla ogni anno 51,4 Kg di materiali cellulosici, il dato è in media con molte città del Settentrione, a Verona, per citarne una, ogni cittadino raccoglie 53,3 Kg di carta e cartone l’anno. Ora, il nostro obiettivo prioritario è motivare le regioni che sono rimaste più indietro perché, l’aumento della raccolta differenziata è un decisivo passo avanti per risolvere la perenne emergenza rifiuti nel Sud.” Uno sguardo particolare merita <B>Roma</B> che, partita in ritardo rispetto ai grandi centri urbani del Nord, promette di diventare presto la prima città d’Italia per quantità raccolte con le sue <B>circa 92 mila</B> tonnellate di carta e cartone contro le <B>95mila</B> tonnellate di Milano. La Capitale, con i suoi <B>36 Kg</B> per abitante, può comunque ambire ad uno ampio margine di miglioramento per quanto riguarda la raccolta di materiali cellulosici pro capite. <B>Firenze</B>, punta di diamante per quanto riguarda la raccolta di carta e cartoncino per abitante con <B>84,2 Kg</B> a persona, è seguita da <B>Milano</B> con <B>75,2 Kg</B> per abitante e <B>Torino 61,1 Kg</B>. Fanalino di coda è Napoli con solo </B>17, 4 Kg</B>, ma con un aumento percentuale annuo di raccolta del <B>18,7%</B>. In rapporto alla bilancia commerciale, il nostro paese è passato da stato importatore di macero ad esportatore grazie all’aumento della raccolta di carta e cartoncino che è cresciuta in misura maggiore rispetto al consumo interno. Inoltre, nella raccolta e nel recupero di materiali cellulosici, l’Italia ha raggiunto livelli d’eccellenza in Europa tanto è vero che il sistema Comieco rappresenta uno dei casi d’eccellenza a livello continentale. Da ciò trae benefici tutto il sistema Italia, infatti, negli ultimi sei anni con la raccolta differenziata di carta e cartone i cittadini hanno risparmiato oltre 600 milioni di Euro e le aziende italiane hanno sostenuto meno oneri amministrativi e gestionali rispetto alle altre imprese europee. "I dati che emergono dal rapporto confermano che è un luogo comune lo scarso impegno degli italiani nella raccolta differenziata rispetto a quello dei cittadini degli altri Paesi europei” afferma <B>On. Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente</B> della Camera “L'appello perciò è sicuramente ai cittadini perchè continuino a impegnarsi in questa buona pratica, ma è rivolto soprattutto alle istituzioni perchè organizzino servizi di raccolta differeniziata più efficienti e adeguati". Il miglioramento dell’efficacia della <B>raccolta di rifiuti urbani in genere</B>, va di pari passo con un medesimo impegno dei cittadini italiani all’origine della filiera, cioè nella produzione dei rifiuti: raffrontata a paesi d’Europa quali Francia, Spagna, Germania e Regno Unito, la realtà italiana, con <B>531,62 Kg</B> per abitante si caratterizza, infatti, per <B>la produzione più bassa di rifiuti urbani</B>. I francesi si posizionano dopo di noi con <B>546,94 Kg</B> a persona, mentre ogni inglese produce <B>601,48 Kg</B> di rifiuti ogni anno. La classifica di chi produce più rifiuti vede invece in testa la <B>Spagna</B>con <B>602,54 Kg</B> per abitante annui che si distacca di poco dalla <B>Germania</B> la quale totalizza <B>601,48 Kg</B> a persona.