Ma Carignano ci ripensa \"Costa come una Ferrari\"
Nel comune più riciclone del Nord-Ovest non tutti sono contenti - da La Stampa del 13.07.2006
13 July, 2006
LIVIO COPPOLA
E´ il paese principe del Nord-Ovest nell´utilizzo della raccolta differenziata, ma a Carignano non sembrano esserne troppo felici. La motivazione è semplice: il servizio costa tanto, troppo. I dati di Legambiente sui "Comuni ricicloni" dicono che in questo piccolo centro di quasi 9mila abitanti l´indice di gestione dei rifiuti, calcolato in base alla quantità prodotta e alla diversificazione dei servizi di smaltimento, è l´ottavo (79,14) nell´intera graduatoria nazionale. Una valutazione che deriva soprattutto da una percentuale di raccolta differenziata vicina all´84 per cento. Peccato che il risultato non generi l´entusiasmo di cittadini e amministrazione. «Siamo soddisfatti di aver raggiunto un livello di qualità così alto nello smaltimento dei rifiuti, ci mancherebbe - spiega l´assessore comunale all´ambiente, Giorgio Albertino - il problema è un altro: è come se stessimo viaggiando con una Ferrari, che è velocissima ma ha dei costi sproporzionati. Fino a tre anni fa il comune stanziava circa 700mila euro per la nettezza urbana, oggi ne spendiamo un milione e 450mila».
Il grande cambiamento è avvenuto nel luglio del 2004, quando Carignano, dopo aver aderito con altri 18 comuni al consorzio di bacino Covar 14, ha rimosso tutti i cassonetti pubblici per passare al prelievo di rifiuti porta a porta. Un´operazione che ha dotato tutti i cittadini di contenitori differenziati per ciascun tipo di materiale, ma che non ha mancato di provocare disagi. «Alle famiglie di Carignano va un plauso fortissimo - spiega ancora l´assessore, in carica da appena due mesi - perché se siamo ottavi nella classifica del riciclo il merito è tutto loro. Tengono i sacchi in casa anche per una settimana o due, a seconda dei turni di prelievo, talvolta sopportano disservizi e, soprattutto, pagano tantissimo per la raccolta». Da due anni infatti si è passati dalla Tarsu ordinaria ad una tariffa calcolata in base a numero di utenti e volume di produzione dei rifiuti. Il costo medio pro capite è quasi improponibile: 157 euro l´anno. «Di certo non vogliamo distruggere il lavoro fatto - precisa Albertino - ma sarebbe meglio scendere dall´84 per cento di differenziata all´80, assicurando però un servizio più puntuale e non così costoso».
Per l´amministrazione di Carignano i primi disagi da eliminare sono comunque quelli logistici, legati alle modalità del porta a porta. «Domani avremo un incontro al Covar 14 con i rappresentanti di tutti i comuni - dice l´assessore - il primo passo da compiere è quello dell´istituzione di isole ecologiche che consentano ai cittadini di portare i rifiuti fuori dalle loro abitazioni».