Lotta allo smog, divisi e scontenti
Comune e Provincia vogliono discutere sullo stop alle auto della Regione - da La Stampa del 18.07.2006
18 July, 2006
Alessandro Mondo
Smog: molte ricette per lo stesso problema. Persino troppe se dal prossimo autunno i provvedimenti verso i veicoli più datati rischiano sovrapporsi.
A rubare la scena, da ieri, la proposta di delibera presentata in giunta dall’assessore regionale Nicola De Ruggiero (Ambiente): quella che, fra le altre cose, dal 6 novembre 2006 al 31 marzo 2007 prevede lo stop delle auto a benzina immatricolate fino al ‘93 (con omologazione precedente a euro 1) e di quelle diesel ante euro2. Parliamo di circa mezzo milione di veicoli bloccati dalle 8 alle 18,30 dei giorni feriali. Rispetto alle anticipazioni la novità è che, nello stesso periodo e a parità di omologazione, si fermeranno per quattro ore (8-12) anche i mezzi adibiti al trasporto merci. Immediate le reazioni. In primis quella della Provincia, che non ha digerito i tempi e i modi con cui la Regione si è mossa. «Provvedimento discutibile - replica l’assessore Dorino Piras (Qualità dell’Aria) -. Limitarsi a colpire le auto più vecchie, quelle che di norma macinano meno chilometri, non reca particolari benefici e crea problemi alle fasce più deboli. Possiamo parlarne, a patto che si lavori su altri fronti importanti come il biglietto a tariffa unica sui mezzi pubblici. In ogni caso, ricordo che la Regione ha demandato alle Province la stesura dei Piani di azione contro l’inquinamento: lo strumento è quello del tavolo provinciale, d’intesa con tutti i Comuni». Perplesso anche Palazzo Civico. «La delibera regionale? Il principio è giusto - commenta l’assessore Sestero (Mobilità) -, però temo che sarà un problema garantire i controlli».
Anche Palazzo Civico sta lavorando sull’emergenza-smog. L’ipotesi prevede di suddividere il territorio urbano in aree concentriche accessibili alle auto in base alla eco-compatibilità dei motori. Il sistema, che fatalmente escluderà dalle aree più centrali le vetture non catalizzate ampliando l’attuale «Ztl Ambientale», sarà assicurato da almeno 30 «porte elettroniche» in grado di intercettare i trasgressori. «Ci stiamo pensando - ha spiegato Sestero a margine del convegno sul trasporto e la logistica organizzato dall’Unione Industriale -, anche se per quest’anno non se ne parla. Semmai, in autunno potremmo cominciare ad informare gli automobilisti tramite pannelli». Il suo collega Mangone (Ambiente) non esclude il ricorso a volontari per aggiornare i torinesi sulla prossima novità. A proposito: il convegno di ieri ha registrato un piccolo incidente diplomatico. Galeotto è stato il mancato invito a Gtt, che ha protestato con un comunicato. A stretto giro di posta la replica di Antonio Balistreri, responsabile Trasporti e Infrastrutture di Confindustria Piemonte: «Al di là della presenza diretta, il ruolo di coordinamento esercitato da Gtt è stato riconosciuto». Sempre in tema di smog, un’altra ipotesi allo studio del Comune è l’interdizione delle non catalitiche sugli assi di grandi scorrimento, ad esempio corso Giulio Cesare, obbligandole a fermarsi nei parcheggi di interscambio. Per tacere delle agevolazioni all’utilizzo dei mezzi pubblici nei giorni di maggiore sforamento delle polveri, che però si scontra con la necessità di trovare risorse per rimborsare Gtt dei mancati incassi. Anche il piano della Provincia, che nei prossimi mesi attrezzerà con Gps e biglietto elettronico 550 autobus (sugli 800 che compongono la flotta di trasporto extraurbana), può essere letto come un’incentivo all’uso del mezzo pubblico. Tra gli obiettivi, spiega l’assessore Campia (Trasporti) maggiore sicurezza e puntualità delle corse.
Il dibattito è più aperto che mai. Quanto basta a far saltare la mosca al naso di Piras: «Venerdì riunirò il tavolo provinciale, il solo competnte, se ciascuno si ostina a muoversi per conto proprio impugnerò tutti i provvedimenti». Nemmeno le targhe alterne, liquidate da Chiamparino come «inutili e controproducenti» sono scomparse dall’orizzonte di Palazzo Cisterna.
I nodi verranno al pettine a settembre, quando De Ruggiero incontrerà gli enti locali in vista dell’approvazione della delibera. Ieri le prime reazioni. Se Viale (Rosa nel Pugno) plaude all’iniziativa, Chieppa (Comunisti italiani) chiede una deroga per i soggetti più poveri. Polemica l’opposizione. Per Ghiglia e Vignale, An, il nuovo piano condanna le classi deboli. «Provvedimento vergognoso», rincara Rossi (Lega). Mentre per Cavallera, Forza Italia, va concordato con le altre regioni padane. Poco entusiasti gli ambientalisti, che avrebbero voluto uno stop esteso a tutto l’anno. Parola di Largo Respiro e Legambiente Ecopolis.