\"La rumenta si produce ma dev´essere gestita\"
L´assessore provinciale all´Ambiente Renata Briano "L´emergenza è il piano dei rifiuti" - da La Repubblica del 19.07.2006
19 July, 2006
<b>L´obiettivo è di arrivare al quaranta per cento della raccolta differenziata complessiva
NADIA CAMPINI </b>
«ODDIO non fatemi passare per quella che difende gli inquinatori, ma la realtà è che la spazzatura si produce e va gestita». Renata Briano, assessore provinciale all´ambiente, ha sposato la causa del termovalorizzatore ed è convinta che la soluzione scelta dai 67 comuni della provincia riuniti nell´Ato sia la più corretta sulla base della situazione genovese. «Ma attenzione - avverte l´assessore - funziona solo se va di pari passo con tutto il resto previsto dal piano dei rifiuti»
C´è chi sostiene che la riduzione dei rifiuti può essere l´alternativa all´inceneritore.
«Intendiamoci bene, sulla necessità di ridurre la spazzatura siamo tutti d´accordo, ma la realtà è che gli enti locali su questo possono fare poco, servono politiche internazionali che modifichino gli usi, a partire dalla riduzione degli imballaggi, anche noi vorremmo che si facesse di più su questa strada, ma la realtà è che la produzione di rifiuti aumenta di anno in anno».
La raccolta differenziata, appunto, fino a che punto si può spingere?
«L´obiettivo fissato dal piano dei rifiuti è di arrivare al 40% di differenziata, ma con l´avvertenza che quello che viene raccolto deve poi essere avviato al riciclaggio e non essere distrutto. Questo richiede un piano attento per compatibilizzare costi e metodi, è già stato avviato uno studio da parte dell´Amiu e ci sono ipotesi anche di differenziare i metodi in base al territorio, nell´entroterra ad esempio può avere un senso fare la raccolta dell´umido, mentre nei comuni turistici bisogna lavorare anche con alberghi e strutture ricettive».
Alla fine comunque quello che non viene riciclato andrà all´inceneritore.
«Esattamente, ed è anche la scelta indicata dalle politiche comunitarie, che spingono a produrre energia da fonti alternative al petrolio e ad utilizzare i rifiuti appunto per produrre energia. Il termovalorizzatore diventa quindi una scelta opportuna anche per questo motivo».
E l´inquinamento?
«Attenzione, il bilancio va fatto tra la discarica, che è sicuramente inquinante, e l´inceneritore, che è un impianto industriale con delle emissioni che possono essere monitorate e opportunamente abbattute. Oggi abbiamo a disposizione tecnologie avanzatissime che permettono di abbattere in modo molto efficiente gli inquinanti più diffusi, dalle diossine alle polveri sottili, agli ossidi di azoto all´acido cloridrico. Sono tutti elementi che nelle ipotesi prese in considerazione vengono ridotti anche dell´80-90% rispetto ai limiti di legge. E alla fine il bilancio ambientale è positivo».
L´assessore Zunino dice che molte città Usa fanno a meno degli inceneritori, e da noi?
«Io sono stata a visitare personalmente diversi impianti in Italia e all´estero e lo stesso hanno fatto le commissioni provinciali, a Vienna ad esempio, dove sono all´avanguardia nel trattamento dei rifiuti, hanno ben due impianti in città, uno è quello famoso disegnato dall´architetto Hundertwasser che è addirittura un´attrazione turistica, l´altro brucia anche i fanghi dei depuratori, in entrambi i casi sono impianti molto avanzati, eppure in Austria sono più avanti di noi nella raccolta differenziata».
Era proprio indispensabile farlo a Scarpino?
«Allo stato attuale è l´unica localizzazione possibile, noi come Provincia abbiamo esplorato in passato altre opzioni, come quella in porto, o quella di Lumarzo, entrambe decadute. E´ evidente comunque che condizione per farlo a Scarpino è la realizzazione di una viabilità alternativa e su questo esistono delibere molto chiare di tutti gli enti, e anche dell´Ato che raccoglie i 67 sindaci della provincia, visto che l´impianto sarà di dimensioni provinciali».
Anche gli altri comuni della Provincia stanno premendo per realizzare l´inceneritore.
«Sì, ricevo sollecitazioni un po´ da tutta la provincia, in modo trasversale, indipendentemente dalle colorazioni politiche, anche perché alcuni comuni portano già la spazzatura a Scarpino, altri fanno i conti con discariche, che prima o poi si esauriranno, tutti gli amministratori hanno il problema di gestire la spazzatura è questa è una risposta concreta».