Ozono, adesso l´allarme è doppio
In entrambe le centraline registrati valori oltre il limite. L´assessore Maugeri: se continua piano con la Regione. Il fisico Visconti: "Problemi per chi ha difficoltà respiratorie" - da Repubblica del 27.07.2006
26 July, 2006
<b>Chiara De Stefano, Giuliano Foschini</B>
Continuano a salire le percentuali di ozono nell´aria di Bari. Lunedì si sono registrati nuovi superamenti della soglia imposta dalla legge: a registrarla, per la prima volta, entrambe le centraline, quella allo stadio San Nicola e quella in via Kennedy. Dall´inizio dell´anno i picchi sono 11, tutti negli ultimi trenta giorni. «La situazione deve dare allerta ma non allarme» spiega Guido Visconti, docente di Fisica dell´atmosfera all´università dell´Aquila, il massimo esperto di ozono in Italia. «I valori anomali sono dovuti unicamente a particolare condizioni atmosferiche. Il caldo di questi giorni, le precipitazioni praticamente nulle, ma soprattutto l´alta pressione sui Balcani creano fenomeni di questo tipo». Inutile, secondo Visconti, «qualsiasi tipo di provvedimento a partire dal blocco del traffico».
L´aspetto più preoccupante - continua il professore - «è che i rilevamenti di Bari sono stati effettuati nella media delle otto ore. Non si tratta di un picco, ma di una situazione costante che può dare problemi gravi a chi ha malattie respiratorie. Per questo gli enti locali hanno l´obbligo di informare». Il Comune, sul sito Internet www. comune. bari. it e con alcuni manifesti fatti appendere in città, invita gli asmatici e tutti coloro che hanno malattie respiratorie a non uscire di casa nelle ore più calde e informa tutti i cittadini dei rischi di irritazione di naso, occhi e gola in giornate come queste.
«Al momento - spiega l´assessore all´Ambiente, Maria Maugeri - non abbiamo programmato alcun provvedimento di urgenza. Lo faremo se si supereranno i 25 superamenti nel giro di un anno così come prevede la legge». Nonostante il parere negativo degli esperti, al Comune pensano a un blocco del traffico, «anche a Ferragosto se necessario» dice la Maugeri.
«Il problema - attacca l´assessore - è che il Comune si sta facendo carico di qualcosa che non le compete direttamente: la legge prevede che i piani debbano essere approntati da Province e Regioni». In Puglia mancano, e per questo anche nel 2007 (proprio a causa dell´area metropolitana di Bari) sarà sottoposta a una procedura d´infrazione da parte dell´Unione europea: la multa costa meno della realizzazione del piano. «Questo tipo di mancanza non è soltanto pugliese - spiega Visconti - ma accomuna praticamente tutte le regioni del sud, che purtroppo non stanno seguendo l´esempio del nord-est. La mancanza di un piano implica che le centraline vengano messe senza un ordine ben preciso: a Bari sapete che c´è un problema ozono perché ci sono i rilevamenti, nel paese accanto no. Eppure non cambia niente: le cause sono atmosferiche, il problema non è di Bari ma di tutto il Mediterraneo. Il 50% dello smog che respirate arriva dai Balcani». Effettivamente in molte altre città dell´Adriatico si registrano valori molto alti di ozono: a Forlì per esempio si è superata la soglia di allarme. Sul Tirreno, invece, Napoli ha il più alto tasso d´inquinamento, dopo c´è Palermo. Nei prossimi giorni la situazione migliorerà: «Già da oggi - dice Visconti - verosimilmente i valori rientreranno».