Un carnet per pagare il bus o il treno
Lotta allo smog: la Provincia pensa a un buono per i dipendenti - da La Repubblica del 30.08.2006
30 August, 2006
<b>Il piano non dispiace a Gtt Il presidente Guiati chiede la garanzia di risorse certe
L´esperimento potrebbe essere esteso ad altri enti locali e ai privati
Gli uffici hanno già fatto i conti: a ogni addetto un ticket mensile da 17 euro
DIEGO LONGHIN </b>
Oltre ai buoni pasto, i dipendenti della Provincia di Torino potrebbero ben presto trovarsi in busta paga un altro carnet di ticket. Tagliandi che non serviranno per bar, ristoranti e tavole calde, ma per andare in tabaccheria o dal giornalaio ed acquistare un abbonamento per i mezzi pubblici. Un progetto firmato dall´assessore all´Ambiente di Palazzo Cisterna, Dorino Piras, per combattere smog e polveri sottili cercando di rendere sempre più appetibili tram e bus. I tecnici hanno già studiato due possibili meccanismi. Il primo prevede l´erogazione di un bonus diretto. Il secondo, invece, la formula "ticket transport", con la distribuzione di buoni ai dipendenti.
Sono 2 mila i dipendenti della Provincia che potrebbero usufruire del buono, ma Piras, che si è già confrontato con il collega ai Trasporti, Franco Campia e con il presidente Antonio Saitta, non vuole limitare l´esperienza tagliandi solo alla Provincia. E proporrà ai Comuni del tavolo anti-smog, convocato per il 4 settembre, di adottare il sistema per combattere le pm10. «Per abbattere i livelli di inquinamento è necessario ridurre il numero di vetture circolanti e i chilometri percorsi - spiega l´assessore - uno degli strumenti principali è quello di incentivare al massimo il trasporto pubblico. Noi come Provincia andremo avanti con questo progetto che, se tutto va bene, potrebbe essere varato entro l´inverno».
Oltre a Palazzo Cisterna anche i Comuni del Patto Nord-Ovest, Grugliasco, Collegno e Rivoli, parteciperebbero al piano pilota. Primi enti in Italia ad adottare il ticket transport. Servizio che esiste ed è fornito dalla Gemeaz Cousin, gruppo Accor, lo stesso dei ticket restaurant. «Ne ho già parlato con gli assessori competenti dei Comuni», dice Piras. L´impatto sarebbe diverso se tutti gli enti del tavolo anti-smog, compreso Torino, sperimentassero il meccanismo. I costi chi li copre? «I buoni sono deducibili per chi li erogano - spiega Piras - per cui si possono scaricare alla voce prestazioni lavoro. Se poi si riuscisse ad avere una massa di dipendenti consistenti che dall´auto passa al bus si otterrebbero sconti sugli abbonamenti da Gtt. In più se si decide che il sistema è valido si tratta di dirottare risorse impegnate in altri esperimenti. Questione di scelta». E i lavoratori delle aziende private? «Così come si usano i ticket per il pranzo, anche nelle imprese potrebbero entrare i buoni per il trasporto. Al momento, però, è più facile che parta il pubblico».
Ma a quanto ammonterebbe l´impegno economico dell´ente per ogni singolo dipendente? Il calcolo è stato fatto dai tecnici della Provincia. L´abbonamento alla rete urbana costa 265 euro all´anno e, basandosi sul sistema del tagliando pasto, i due terzi sarebbero coperti da Palazzo Cisterna. In pratica 17 euro al mese pro capite e deducibili. «Ma si possono studiare meccanismi diversi», spiegano gli esperti.
Il piano ticket non dispiace a Gtt. Per il presidente Giancarlo Guiati, «tutti i progetti che portano al potenziamento del mezzo pubblico sono ben accetti - dice - bisogna solo chiarire dove si trovano le risorse». In più il numero uno di Gtt sottolinea la necessità che siano «piani concertati tra gli enti locali e varati in fretta, altrimenti ogni anno si ritrovano gli stessi problemi». Piras, oltre al tavolo del 4 settembre, incontrerà i tecnici della Regione il 7, mentre l´11 vedrà l´assessore all´Ambiente della Regione De Ruggiero. Il piano di Palazzo Civico sulle nuove aree della città, oltre la Ztl, dove contenere la circolazione privata verrà presentato in commissione mercoledì prossimo.