In centro soltanto le auto pulite
Niente ticket, ma crediti a scalare per i non residenti. Il sindaco e l´assessore Sestero bocciano la proposta del road pricing della Moratti e pensano a soluzioni alternative - da La repubblica del 18.08.2006
31 August, 2006
<b>In periferia potranno circolare tutti i tipi di vetture. Previsti bollini diversi secondo le quantità di emissioni
La Ztl sarà riservata alle Euro 4, nei quartieri semicentrali via libera alle catalizzate </b>
Per ora Torino non ricorrerà al road pricing. Non imiterà Letizia Moratti, il sindaco di Milano che ha annunciato di voler tassare imporre una tassa, da gennaio, a tutti gli automobilisti non residenti che entreranno in città: un ticket di 3 euro al giorno. A escludere un analogo provvedimento a Torino sono il sindaco Chiamparino e l´assessore alla viabilità Maria Grazia Sestero. Che annunciano però, per il prossimo anno altri provvedimenti per ridurre il traffico privato (e quindi l´inquinamento dell´aria) anche nella nostra città: la divisione del territorio urbano in tre zone concentriche in cui sarà permesso il transito solo a determinate categorie di auto. E l´introduzione di un meccanismo di «crediti di traffico» da assegnare ad ogni automobilista per far in modo che ognuno di noi possa decidere quando e come usare l´auto in città. Ma non possa farlo sempre.
«Torino non è adatta al road pricing per diversi motivi - spiega Chiamparino - prima di tutto i pendolari che entrano in città sono molti meno che a Milano. Poi mentre il capoluogo lombardo ha ormai una rete di metropolitana quasi completa che costituisce una reale alternativa all´uso dell´auto. Da noi questo sarà possibile solo quando la linea 1 sarà completa e così il passante ferroviario: allora anche chi arriva dal sud del Piemonte potrà lasciare l´auto, parcheggiare e prendere il metro». In più il ticket sull´ingresso in città non sarebbe un vero disincentivo all´uso dell´auto: «Anche chi ha un mezzo molto inquinante se paga può entrare e girare tutto il giorno», spiega Maria Grazia Sestero.
Da qui l´idea di usare misure alternative che incidano più a fondo sulla qualità dell´aria. «Sul traffico - aggiunge il sindaco - d´accordo con i miei colleghi delle altre città italiane chiederemo al governo i poteri speciali, quelli che ho avuto per le Olimpiadi ad esempio, che ci permettono di intervenire senza eccessive pastoie burocratiche». In più nonostante le difficoltà economiche, da Torino partirà un ulteriore richiesta di fondi che permettano di rinnovare il parco di autobus e tram con mezzi a impatto zero no quasi. Perché tutti ne sono convinti questa è una delle chiavi per risolvere il problema dell´inquinamento.
Nel frattempo però si studiano anche altre soluzioni per disincentivare il traffico privato: la prima prevede che Torino venga divisa in tre zone concentriche: la Ztl centrale allargata in cui potranno circolare solo le auto ecologicamente pulite, le cosiddette Euro 4. Una seconda area che comprenda i quartieri semicentrali in cui potranno circolare invece gli altri mezzi catalizzati. E infine alcune zone periferiche, con meno problemi di traffico (e di inquinamento) in cui potranno girare tutte le auto. Il provvedimento potrebbe entrare in vigore già nei prossimi mesi in via sperimentale però. «Stiamo lavorando con 5T - spiega Sestero - per capire bene quali zone debbano far parte di ogni settore. Poi bisognerà creare almeno venti porte di accesso controllate con telecamere e vicino agli accessi avere spazi disponibili per far parcheggiare le auto a chi non può entrare. Insomma per essere a regime ci vorrà almeno un anno di lavoro». Da subito potrebbe invece partire una zonizzazione legata a un sistema di bollini: verdi, ad esempio per le auto Euro 4, blu per quelle catalitiche, rossi per le altre che permetta ai vigili urbani di riconoscerle.
Quanto ai crediti è sempre l´assessore Sestero a spiegare: «Finora ad esempio per accedere alla Ztl ci vuole un permesso che viene rilasciato a certe categorie che poi possono usarlo sia per le esigenze per cui è stato rilasciato che per altre. Pensiamo di introdurre un nuovo sistema. Crediti di accesso, alle diverse zone, invece di permessi sine die: crediti che ognuno potrà decidere di usare quando ne ha davvero bisogno e che verranno rilasciati dopo aver valutato le esigenze di chi li richiede».
(m.trab.)