"Io lo chiamerei contributo di solidarietà"
La proposta dell´ambientalista Hutter - da La Repubblica del 18.08.2006
31 August, 2006
<b>Paolo Hutter</b>
DIFFICILMENTE il sindaco di Milano riuscirà a far partire il ticket di ingresso entro gennaio, perché mancano le porte elettroniche ma soprattutto perché non riuscirà a decidere facilmente l´entità della tariffa e la tipologia degli automezzi che dovranno pagare o no. Vent´anni fa sembrava scandalosa l´idea di tariffare la sosta, di metterla a pagamento: o la sosta è vietata, o si parcheggia, si pensava. Ora contro la tariffazione dell´accesso esistono analoghi pregiudizi, che molto razionalmente e col tempo però sono anche superabili.
Rispetto ad altre misure per limitare il traffico e per finanziare i comuni questa crea più aspre e opposte tifoserie. Da un lato sembra molto moderna e "in", piace agli economisti, ai trasportisti, sembra sposare ambiente e mercato: domanda e offerta regolino la tariffa, e così facendo puliscano anche l´aria. Dall´altra non piace ai politici e piace poco a sinistra, sembra una tassa su chi è "costretto" a usare l´auto e viceversa un permesso a inquinare purché si paghi. Eppure è stato proprio il sindaco più di sinistra, il rosso Ken Livingstone di Londra, a introdurre la congestion charge convincendo a fatica i propri elettori ma facendola poi diventare un´ipotesi aperta in tutte le città europee.
Ricordiamo anche che lo sfondo in cui avviene questo dibattito è quello di un livello altissimo di smog e di violazione delle direttive europee per cui gli enti locali, volenti o nolenti, devono prendere in considerazione misure anche impopolari presso la maggioranza automobilistica. A Milano l´ipotesi di introdurre il ticket regge perché il centro-sinistra locale all´opposizione ha reclamato forti misure antismog preparando l´opinione pubblica ad accettare cambiamenti. Ma regge anche perché finora si è basata su una furba acrobazia: a Milano la tariffazione colpirebbe solo i conduttori delle auto più inquinanti e non residenti (non elettori, quindi). Si calcolava che comunque- anche cosi limitato – il ticket avrebbe dato un gettito utile e una riduzione del traffico. Ora però che la Regione Lombardia ha imposto lo stop ai non catalizzati, per avere qualche effetto il ticket andrebbe imposto anche ad auto più moderne come gli Euro 3.
Questo stesso problema si porrebbe anche a Torino, dove peraltro quasi nessuno ha realmente proposto la tariffazione dell´accesso. Forse perché si teme che cozzerebbe contro la cultura "sociale" della città. In realtà proprio perché ci sarà comunque lo stop dei "proletari" non catalizzati deciso dalla Regione, si potrebbe studiare la tariffazione dell´accesso per i veicoli meno inquinanti, vedendola anche come una sorta di contributo di solidarietà. Senza pregiudizi, né mitizzazioni. E´ anche vero infatti che se la sola misura di riduzione del traffico fosse il ticket, dopo un po´ bisognerebbe alzare la tariffa perché come si è visto a Londra, dopo una iniziale contrazione il traffico tende a risalire.