\"Smog, più flessibilità\"
Dal Comune un appello a De Ruggiero
07 September, 2006
<b>Ma Palazzo Civico è pronto ad applicare il pacchetto ambientale della Regione.
L´assessore Sestero: c´è il rischio di dover fermare anche i mezzi pubblici
GINO LI VELI </b>
«Buona l´idea ma al Comune di Torino serve un po´ di flessibilità per evitare di bloccare tutto, dai vecchi bus ai furgoni commerciali». E´ il giudizio di Palazzo Civico sul provvedimento dell´assessore regionale Nicola De Ruggiero che dal 6 novembre costringerà allo stop tutti i vecchi mezzi (euro 0 ed euro 1, a benzina e diesel) per cinque giorni alla settimana. Niente da fare per Alleanza nazionale che propone un ordine del giorno con la quale s´invita a non applicare la delibera: lunedì in Sala Rossa la maggioranza lo respingerà. Ma nella fitta di serie d´incontri (oggi, domani e il 13 settembre) in Regione e in Provincia per cercare di individuare una strategia unitaria, dal Comune arriveranno le richieste di un´applicazione flessibile del provvedimento. Che vuol dire in pratica tenere conto della naturale scadenza dei permessi di circolazione rilasciati ai residenti della Ztl e proprietari di vecchie auto. Vuol dire cercare di non applicare nel 2007 il blocco dei furgoni che dal 6 novembre dovrebbero rimanere fermi dalle 8 all 12 ma dal prossimo anno fino alle 18,30, come le auto.
«Gli ambulanti sarebbero troppo penalizzati» dice Mangone mentre la collega Sestero lavora sul progetto, che però potrebbe diventare realtà non prima di un anno, per creare una piattaforma cui consegnare le merci, che poi verrebbero distribuite ai vari negozi con mezzi elettrici (succede a Genova e Vicenza). Significa, sempre secondo il Comune, stanziare fondi per dotare anche i vecchi bus del filtro antiparticolato, altrimenti anche loro resterebbero fermi. Vuol dire avere anche certezze sui controlli.
In base all´esito della trattativa il Comune deciderà se aggiungere, autonomamente, altre limitazioni. Oggi ne discuteranno il sindaco Sergio Chiamparino e gli assessori Maria Grazia Sestero (viabilità) e Domenico Mangone (ambiente), il quale sulla base di uno studio, vorrebbe porre un freno soprattutto alla circolazione delle auto a gasolio, anche quelle di penultima generazione (euro 2 ed euro 3), ritenute le più dannose per la formazione di Pm 10. Ma non tutti condividono questa tesi. In realtà di opinioni sulle cause dell´inquinamento e sulle misure per contrastarlo ce ne sono tante, forse troppe, come è emerso ieri nel lungo dibattito fra i consiglieri della seconda e della sesta commissione, presieduta da Piera Levi Montalcini e Monica Cerutti. Rifondazione chiede «di non penalizzare troppo i ceti più deboli» e sollecita una strategia concordata all´Udc che «boccia i provvedimenti tamponi». Di certo ci saranno più controlli sulla Ztl ambientale, quella che coincide con l´area chiusa al traffico in occasione delle domeniche a piedi e che da tempo è proibita, da lunedì al venerdì, alle auto non catalitiche.
Ma c´è chi pensa ad altri interventi, come il mobility manager dell´azienda Comune. E´ Monica Cerutti, prima firmatrice di un ordine del giorno che sottoporrà agli altri consiglieri di maggioranza, con il quale sollecita che questa figura (il ruolo è già stato assegnato tempo fa al vicedirettore del settore mobilità Luigi Bertoldi) abbia una maggiore incidenza e possa prendere iniziative «in sinergia con il piano orario e tempi della città».