\"Basta alibi sui furgoni vecchi\"
L´assessore interviene nella polemica sul pacchetto ambientale messo a punto con le altre aree padane
08 September, 2006
<b>De Ruggiero: ci sono stati due anni di tempo per adeguarsi
"Giusto fermarli: sono veicoli che non hanno alcun filtro che limiti l´inquinamento"
"Per adattare i bus alle nuove norme stanzieremo presto altri sei milioni"
GINO LI VELI </b>
Assessore Nicola De Ruggiero, sulla scelta della giunta regionale di bloccare dal 6 novembre le vecchie auto inquinanti (euro 0 benzina ed euro 1 diesel) ci sono molte preoccupazioni e richieste di flessibilità, di usare cioè meno severità. Cosa replica?
«La severità non la imponiamo noi ma è una richiesta dell´Unione Europea, che da tempo sollecita iniziative visti gli alti livelli di inquinamento e i continui superamenti delle soglie di attenzione. Siamo a rischio sanzioni. A fine settembre andrò a Bruxelles e dirò che ora siamo pronti a intervenire, che non ci sono più le promesse. Tutto questo grazie ad un piano articolato che prevede oltre al blocco della circolazione su tutto il territorio regionale, incentivi per la rottamazione, risorse per la sostituzione dei mezzi pubblici. E´ il frutto di un accordo con le altre regioni della pianura padana. In Lombardia il blocco scatterà il 1 ottobre. E poi vorrei ricordare che stiamo parlando di auto davvero vecchie, quelle immatricolate prima del 93-94 che non avevano alcun tipo di filtro per bloccare gli inquinanti».
Ma ci sarà gradualità negli stop alla circolazione, ad esempio, per i furgoni commerciali?
«Premesso che la Regione sostiene, anche dal punto di vista finanziario (c´è uno stanziamento di 400 mila euro) il piano di alto livello che sta predisponendo l´assessore comunale Sestero per una nuova organizzazione della distribuzione delle merci, c´è da dire che è da almeno due anni si parla di nuove misure per i proprietari di vecchi furgoni. Con il provvedimento abbiamo dato un segnale: fino al 31 marzo, i vecchi mezzi non potranno circolare dalle 8 alle 12, poi, l´inverno successivo, lo stop sarà più ampio e i furgoni vecchi dovranno rimanere fermi fino alle 18,30. Mi pare ci sia tempo per adeguarsi».
Un´altra questione che fa discutere è quella dei controlli, essenziali per l´efficacia del provvedimento. Come vi state attrezzando?
«Penso che come è accaduto in passato per ogni blocco del traffico, i vari corpi di polizia municipale siano in grado di assolvere a questo compito».
Il Comune di Torino sollecita chiarimenti anche su altri nodi: che fine faranno i permessi di circolazione assegnati ai proprietari di vecchie auto? E per la sostituzione dei vecchi bus cosa si farà?
«Il primo tema non mi sembra, anche numericamente , rilevante. Si troverà una soluzione. Per la adeguare i vecchi bus alle nuove direttive, grazie ai filtri, abbiamo già stanziato 4 milioni e altri 6 dovranno esserci nel nuovo bilancio».
Non pensa che un provvedimento valido per tutta la regione crei difficoltà di gestione fra i grandi centri, a partire da Torino e quelli più piccoli?
«Ci saranno tavoli tecnici e tavoli politici (uno il 13 settembre) in cui esamineremo le osservazioni. Ci sono comprensibili richieste, ad esempio, di piccoli comuni. E´ chiaro che in qualche situazione ci sarà un grado di libertà delle singole amministrazioni, che poi sono ovviamente liberi di attuare aggiuntivi provvedimenti. L´importante è dare il segnale che la Ue da anni ci sollecita per abbattere i livelli inquinanti. In base alle stime dei tecnici, nel giro di due anni dovremmo arrivare ad una riduzione dei livelli inquinanti del 15 per cento».