Inquinamento, avanti adagio
Comune e Provincia ritoccano il piano regionale. Rinviata di un anno la modifica dei permessi di circolazione già concessi
14 September, 2006
<b>MARCO TRABUCCO </b>
Il sì degli enti locali piemontesi al piano antismog della Regione è arrivato, ma è stato un sì condizionato, soprattutto da parte di Comune e Provincia di Torino che hanno chiesto e ottenuto modificazioni del piano, sia pure non sostanziali. Era il terzo punto dell´ordine del giorno della riunione della Conferenza Regione autonomie locali, il piano dell´assessore Nicola De Ruggiero. E adesso, dopo il sì, passerà in giunta regionale per essere approvato nelle prossime settimane. Le decisioni di base restano le stesse, ma i tempi saranno più lunghi: «Il piano - spiega De Ruggiero - traccia tre linee di intervento prioritarie: la prima investe fortemente nel trasporto pubblico "pulito", con l´adozione dei filtri antiparticolato per tutti i bus entro il 2010. La seconda vede come imprescindibile la limitazione della circolazione dei veicoli privati più dannosi per la salute. La terza si riferisce all´aumento delle aree a traffico limitato».
Resta dunque invariata la decisione di vietare dal 6 novembre al 31 marzo prossimi (dalle 8 alle 18.30, dal lunedì al venerdì) la circolazione a tutti i veicoli a benzina pre Euro 1 e a quelli diesel pre Euro 2. Ma i Comuni avranno tempo fino all´ottobre 2007 - un anno in più, dunque - per ritirare o rivedere i permessi di circolazione già concessi a chi non è in regola. Nelle aree montane o di campagna meno inquinate, poi, i sindaci potranno prevedere orari di divieto diversi per consentire ai cittadini di usare servizi essenziali. E orari diversi potranno essere stabiliti ovunque anche per i veicoli commerciali, dove sono già stati stipulati accordi in tal senso con le associazioni di categoria. Infine dal 1° ottobre 2008 sarà vietata (dalle 8 alle 18.30) la circolazione anche ai veicoli alimentati a Gpl e metano (anche bifuel) con omologazioni pre Euro 1. «Sono molto soddisfatto - aggiunge De Ruggiero - perché oggi c´è stata la più ampia condivisione degli enti locali sulla gravità del problema che riguarda la salute dei nostri cittadini, in primo luogo di anziani e bambini. La situazione, da questo punto di vista, è serissima in tutto il Piemonte».
La Provincia ha allargato un po´ le maglie del provvedimento, ma a Dorino Piras, assessore provinciale all´Ambiente, rimane qualche perplessità: «Questa è una delle strade che si devono percorrere. Ma non può essere l´unica e non è nemmeno la migliore. Soprattutto perché incide troppo poco sul problema più grave: ridurre davvero il numero di auto circolanti».