Smog, da lunedì tornano i divieti
Entra in vigore in Emilia-Romagna l’accordo sulla qualità dell’aria. Fermi i veicoli fino a Euro1. Veicoli inquinanti fermi dal lunedì al venerdì. Da gennaio non si gira il giovedì
29 September, 2006
ant.c.
Con l'autunno tornano i divieti di circolazione previsti in tutta la regione per combattere inquinamento e polveri sottili.
Come deciso dall'accordo di programma per la qualità dell'aria sottoscritto da Regione, Province e Comuni, da lunedì prossimo e fino al 30 marzo, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 18.30 non potranno circolare i veicoli a benzina pre-Euro, i diesel pre-Euro e Euro 1, ciclomotori e moto a due tempi pre-Euro. A Bologna questi veicoli potranno comunque percorrere le principali direttrici - in entrata ed uscita - dalla tangenziale fino ai parcheggi scambiatori. Sempre libera circolazione per i veicoli elettrici, ibridi, alimentati a gas metano o gpl, le auto di car sharing, quelle con tre persone a bordo - due se omologate a due posti -, i diesel con filtro antiparticolato annotato sulla carta di circolazione e i mezzi a benzina euro 4.
A partire da gennaio, comunque, tutti i veicoli privati resteranno fermi al giovedì, salvo revoca decisa di volta in volta dai sindaci. Sotto le Due torri - dove il divieto sarà sospeso il 4 ottobre, l’1 novembre, l’8, il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio - rispetto al provvedimento dello scorso anno ci sono alcune novità: il permesso di circolazione è esteso anche ai donatori di sangue (solo per il tempo strettamente necessario a recarsi nella struttura del prelievo), e a chi trasporta persone appena dimesse dall’ospedale (in possesso di apposito certificato). Inoltre potranno essere indicate fino a tre persone diverse tra gli incaricati a portare i bimbi a scuola. Tutte le informazioni anche al numero verde 800-743333.
Nell’ambito della lotta all’inquinamento si muove una nuova iniziativa della Regione: finanziare con 33 mila euro una ricerca che potrebbe portare un innovativo carburante iper pulito in tutti gli autobus dell’Emilia-Romagna. Enea, l'Ente nazionale per le energie alternative e Aster, il consorzio tra Regione, università, enti di ricerca ed imprese, lavoreranno sull’idrometano, miscela di idrogeno e metano, per verificare la fattibilità del suo utilizzo sui motori dei bus. Studi già compiuti indicano che con l'impiego di un 5% di idrogeno in miscela con il metano si possono ridurre del 50% le emissioni di ossido di carbonio e di ossidi di azoto (Nox). Adesso si dovranno valutare i benefici ambientali in termini di riduzione degli agenti inquinanti, ma anche la possibilità di produrre idrogeno da etanolo o altre biomasse, attraverso piccoli impianti da affiancare ai distributori di metano. Questa sarebbe la fase di ricerca più complessa, su cui si mobilita l’Aster nella raccolta dei fondi da privati, dal Governo e dall’Europa.
L'Emilia-Romagna sembra terreno fertile per questa sperimentazione: «siamo tra le prime regioni europee per uso del metano - ricorda l'assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri-, abbiamo una rete di circa cento distributori ed il recente accordo con Autostrade obbligherà il concessionario ad installare postazioni di rifornimento sulle tratte di competenza».