Presto ci sarà il tutto esaurito
da La Stampa del 14.10.2006
16 October, 2006
Lo stato delle discariche piemontesi è pessimo, stando al monitoraggio di Trm - la società incaricata di realizzare l’inceneritore - e della Regione. Ventuno i siti di smaltimento: 4 nell’Alessandrino (Bassignana, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona); 2 nell’Astigiano (Valfenera, Cerro Tanaro); uno nel Biellese (Cavaglià); 5 nel Cuneese (Borgo San Dalmazzo, Fossano, Magliano Alpi, Sommariva Perno, Villafaletto); 2 nel Novarese (Barengo, Ghemme); 7 nel Torinese (Cambiano, Castellamonte, Grosso, Mattie, Pianezza, Pinerolo, Torino). Tutte, nonostante gli ampliamenti, sono in esaurimento. Il caso più grave è la grande discarica di Basse di Stura - riceve 2 mila tonnellate di rifiuti al giorno (1200 da Torino e 800 dai Comuni limitrofi) - autorizzata dalla Provincia fino a dicembre 20089. In realtà secondo Amiat l’impianto, un milione di metri quadri di superficie, si esaurirà già a febbraio 2009. Un guaio serio: il futuro inceneritore del Gerbido non sarà operativo prima del 2011 (a regime dal 2012). Nel mezzo ci sono 2 milioni e mezzo di tonnellate di rifiuti che nessuno sa come e dove smaltire: non all’estero, visto che la direttiva europea proibisce di trasportare il pattume nei Paesi Cee; e presumibilmente nemmeno in Campania, dati gli sviluppi.
Ma nemmeno le altre discariche in Piemonte se la passano bene. Stando ai dati della Regione, la capacità residua complessiva raggiunge i 5 milioni di metri cubi: ma sono dati aggiornati a fine 2005. Brutta situazione anche nel Torinese, dove l’Ato sta cercando individuare siti alternativi. Bruno Torresin, ad di Trm, non ha dubbi: «Senza ulteriori autorizzazioni di ampliamento o la costruzione di nuove discariche, il sistema di smaltimento regionale collasserà nel 2009 -2010». Finora nessuno lo ha smentito.