«Portateli a Cambiano»
La nuova frontiera è l’inceneritore - da La Stampa del 15.10.2006
16 October, 2006
IN PRIMA LINEA IL SINDACO AI COLLEGHI: METTETEVI UNA MANO SULLA COSCIENZA
Premette che la sua è una posizione personale: «Ma io sulla solidarietà non accetto compromessi». Parola di Michele Mammolito, da Cambiano: l’unico sindaco del Torinese che, pur dovendo fare i conti con una discarica, e pure in esaurimento, sposa la linea della Regione. E visto che gli equivoci sono dietro l’angolo, mette le mani avanti: «Il fatto che io sia del Sud non conta. Accoglierei parte di quei rifiuti anche se arrivassero da altre parti».
Per la verità nemmeno Claudio Gagliardi, sindaco di Pianezza, se la sente di dire no. Ma l’adesione del suo collega è decisamente più spontanea. Così, mentre i sindaci del Torinese alle prese con discariche più o meno vetuste sono saltati sulla sedia dopo l’uscita della Bresso, Mammolito ribadisce la sua linea: «Se questo sacrificio serve per dare alla Campania un’ultima chance io ci sto, la gente onesta che abita in quella Regione ci sarà riconoscente». Certo, quello del sindaco non è un assegno in bianco: «Il mio “sì” è condizionato a quello degli altri Comuni per un’equa distribuzione e non dovranno esserci nuove richieste. Lancio un appello a tutti i sindaci perchè si mettano una mano sulla coscienza». Più sfumata la posizione di Gagliardi, che invita a considerare il problema nel suo complesso: «La nostra discarica si esaurirà nel 2008, stiamo approvando la sopraelevazione dell’ultimo lotto. Proprio perchè siamo in emergenza, non sarà una piccola quota di rifiuti a fare la differenza. Certo, dovrà essere limitata e ben distribuita».
Quella del sindaco di Pianezza è l’ultima apertura di credito. Paolo Covato, sindaco di Pinerolo: «La nostra discarica serve una cinquantina di Comuni. Stiamo sopraelevandola per guadagnare una volumetria pari a 200 mila metri cubi e anche così rischiamo la chiusura nel 2008. Nel migliore dei casi, potenziando la differenziata, tiriamo fino al 2009. Capisco Bresso, ma noi siamo fuori». Situazione analoga a Castellamonte. Eugenio Bozzello: «La nostra discarica si saturerà nel 2008 e quella nuova non la vogliamo più qui. Accogliere i rifiuti da Napoli? E perchè? Là non si assumono mai responsabilità, poi vengono a bussare». «In teoria non sono contrario - interviene Carlo Giachetti, sindaco di Grosso Canavese -, ma siamo in emergenza. Il nostro impianto serve 38 Comuni e si esaurirà fra uno, massimo due anni». «La solidarietà è una bella parola - avverte Cesare Bellando, sindaco di Mattie -. La nostra discarica serve 39 Comuni, da Caselette al Sestriere, e fra due anni ci pianterà in asso. In Campania si aggiustino, come abbiamo sempre fatto noi».
Situazione particolare a Torino: Chiamparino ha sposato la linea-Bresso, Amiat ribadisce che non ce n’è per nessuno. Date le dimensioni di Basse di Stura, la quota complessiva di pattume dalla Campania - stimata in 3-4 mila tonnellate - sembra poca cosa. «Equivale a cinque giorni di conferimenti - spiega Claudio Sola, il direttore generale -, ma significa occupare un’area di 6-7 mila metri quadrati. La domanda è: come ammortizziamo quei cinque giorni di mancati conferimenti? Se si vuole essere coerenti, da lunedì bisogna autorizzare la costruzione di una vasca da 500-600 mila metri cubi dove mettere i rifiuti campani. Altrimenti sono solo chiacchiere».