«Inceneritore, un ritardo ci sarà»
Bortolotti: ma l'impianto potrà partire già prima del 2010
12 December, 2003
ch.be. TRENTO. «Quello che si doveva finire in primavera si finisce oggi, è evidente che uno slittamento sui tempi di realizzazione dell\'inceneritore ci sarà. Ma l\'impianto partirà prima del 2010». Claudio Bortolotti, dirigente della Provincia con delega ai rifiuti, ammette un ritardo sulla tabella di marcia. Approfondimenti, valutazione d\'impatto ambientale, gruppo tecnico costituito per approfondire il pretrattamento dei rifiuti: «Il prolungamento dell\'iter di valutazione del progetto preliminare - spiega Bortolotti - ha spostato in avanti le scadenze che la Provincia si era data. Ora abbiamo davanti alcuni tempi incomprimibili, ma altri su cui invece si può tranquillamente recuperare. Quindi mi sento di escludere che alla fine ci possa essere un ritardo pesante». Rispetto alla scadenza fissata dal piano rifiuti, e ribadita anche recentemente dal presidente Dellai (impianto in funzione dal 1º gennaio 2007) potrebbe esserci uno slittamento di mesi, osserva il dirigente, «e comunque l\'inceneritore sarà in funzione prima del 2010». Tempi incomprimibili, si diceva, «quelli della pubblicazione degli appalti - sottolinea Bortolotti - che sono stabiliti per legge». Altra cosa sarà invece l\'iter progettuale e politico, che dovrà recepire le indicazioni emerse dal gruppo di lavoro e approvate dal Comitato per l\'ambiente e dalla giunta. Due giorni fa Trentino Servizi ha ribadito al Trentino di essere ancora in attesa di capire come l\'azienda dovrà muoversi per il nuovo progetto. Ma Bortolotti chiarisce: «L\'incarico a Trentino Servizi è già completo. Il progetto dell\'inceneritore è stato approvato con prescrizioni, che riguardano il pretrattamento dei rifiuti e quindi le dimensioni dell\'impianto. Da qui in avanti il lavoro andrà fatto sulla base di queste indicazioni». Da capire resta soprattutto se Trentino Servizi dovrà elaborare un nuovo progetto preliminare che recepisca le \"correzioni\", oppure se queste possano essere direttamente inserite nel capitolato di gara per la realizzazione dell\'impianto. Un\'ipotesi quest\'ultima che consentirebbe di ridurre i tempi ma che sembra poco percorribile, dal momento che ancora non si è deciso quanti bioessiccatori ci saranno e dove collocarli. «La realtà - sottolinea Bortolotti - è che in discarica abbiamo spazio ancora per 3-4 anni, il problema dello smaltimento finale va risolto e continuare a rimettere tutto in discussione sarebbe un errore. Le conoscenze tecniche per prendere una decisione, compresi gli approfondimenti su Ischia Podetti, ci sono tutte. Il problema che dovremo affrontare nei prossimi anni è dove smaltire i rifiuti che produrremo da qui all\'entrata in funzione dell\'inceneritore».