"Troppe pressioni, slitta il piano"
Le opposizioni esultano. Le misure che bloccano le auto che inquinano scatteranno a gennaio anziché a novembre - da La repubblica del 20.10.2006
20 October, 2006
<b>Bresso e la lotta allo smog: nessuna marcia indietro
MARCO TRABUCCO </b>
Entrerà in vigore solo a gennaio (e non il 6 novembre come previsto fino ad oggi) il piano antismog della Regione. E il blocco delle auto non ecologiche previsto dal provvedimento (tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18,30) rimarrà valido solo per le aree a più alto livello di inquinamento (gli ormai famosi 58 comuni dell´«aria sporca» tra cui sono tutti i capoluoghi di provincia con l´eccezione di Verbania), mentre nelle altre zone blocchi ed eventuali «finestre» per aperture al traffico anche fuori orario saranno concordati tra i Comuni e le Province.
La «marcia indietro» della giunta sul provvedimento che tante critiche aveva provocato sia da parte dell´opposizione sia da alcuni partiti della maggioranza, è stata annunciata ieri mattina in commissione dall´assessore all´ambiente Nicola De Ruggiero. «Lunedì - ha spiegato - presenterò in giunta una rimodulazione del piano in cui sarà definita la migliore organizzazione possibile delle misure di blocco della circolazione. Nella prima fase di applicazione verrà data particolare attenzione alle aree territoriali più critiche, in cui sono già stati superati i limiti imposti dalle normative comunitarie. Inoltre, saranno ulteriormente incrementate le misure legate al potenziamento del trasporto pubblico locale e alla rottamazione delle auto, sempre senza obbligo di acquisto di una nuova vettura». Parole quasi criptiche. Ci pensa però la presidente Mercedes Bresso a chiarirle: «Nessuna marcia indietro: solo da tante da troppe parti ci venivano richieste e proposte per cambiare il provvedimento. Si era creata una grande confusione. Per cui abbiamo ritenuto giusto concedere due mesi di proroga a tutti perché ci sia il tempo di organizzare bene la questione. Se qualcuno è già pronto per affrontare il blocco può però farlo da subito. Noi intanto sfrutteremo questo periodo per fare una campagna di informazione capillare: questi provvedimenti non sono uno sfizio nostro o dell´Unione Europea. Sono necessari per salvaguardare la salute dei cittadini, di bambini e anziani in particolare. La pianura Padana è una delle zone con l´aria più inquinata del continente. Abbassare i livelli di polveri sottili di 10 microgrammi allungherebbe la vita media nostra di un anno. E così via. Al contrario se lo smog continuerà a farla da padroni chi vive in zone inquinate avrà una speranza di vita inferiore anche di tre anni rispetto a chi vive in campagna».
Bresso annuncia anche altri provvedimenti: «Con la Finanziaria dovrebbero arrivarci più soldi per questo settore. L´obiettivo è mettere filtri antiparticolato agli scarichi di tutti i mezzi pubblici. Aumentare la cifra destinata a chi rottama le auto vecchie. E pensiamo anche di regalare l´abbonamento alla rete tranviaria a tutti gli studenti universitari». Resta il problema delle multe che la Ue comminerà a chi supera per troppi giorni i livelli di sicurezza stabiliti: «Qui in Piemonte - conclude Bresso - quei livelli vengono superati non 35 giorni all´anno, ma fino a quasi 200. Nessuno si illuda: se le sanzioni arriveranno non saremo noi a pagarle, ma i Comuni che sono i responsabili della salute pubblica e che decidono in ultima istanza i provvedimenti concreti da prendere».
La retromarcia della giunta ha provocato ovvia soddisfazione nell´opposizione. Angelo Burzi e Ugo Cavallera, consiglieri di Forza Italia, parlano di «prima, significativa vittoria del pressing esercitato dalla Casa delle Libertà. La giunta sembra finalmente aver preso atto della realtà. Resta però ferma la nostra richiesta di revocare tutto il provvedimento e di riaprire la discussione in Consiglio regionale». «Non abbiamo ottenuto una vittoria definitiva - aggiunge Gianluca Vignale, consigliere di An - ma il blocco auto sarà rimandato a gennaio 2007 e l´applicazione sarà demandata alle Province che redigeranno singoli atti più adatti alle proprie realtà territoriali». Soddisfatto anche il vicecapogruppo Ds, Marco Travaglini: «Le modifiche al piano vanno nel senso da noi auspicato e tengono in maggior conto le diversità strutturali, ambientali e sociali del territorio piemontese».