Scintille tra Bresso e Provincia e opposizioni all’attacco
«Così colpite solo i più deboli»
24 October, 2006
«Perchè siamo stati costretti a far slittare il provvedimento a gennaio? Qualche errore l’avremo fatto pure noi, ma i comuni e le province non erano pronti. Non c’è stata una vera assunzione di responsabilità». Così la presidente della Regione Mercedes Bresso ha motivato ieri la battuta d’arresto subita dal piano regionale anti-smog alla voce blocco delle non catalitiche. Come si ricorderà lo stop doveva cominciare il 6 novembre ed è invece stato fatto slittare al 15 gennaio.
La Regione è dunque senza peccato? Secondo la presidente sì, perchè la colpa è di chi non ha saputo coordinare i Comuni riunendoli per tempo: «Se avessimo fatto partire il provvedimento il 6 novembre sarebbe stato il caos - ha detto ieri, accanto all’assessore De Ruggiero - perchè non c’era nemmeno un Comune pronto». Apriti cielo. L’assessore all’Ambiente della Provincia Dorino Piras quando ha saputo che la Regione aveva «giocato allo scaricabarile» è andato fuori dalla grazia di Dio: «Ha detto davvero così? Ma non ci posso credere!». Poi ha trasformato la rabbia in ironia tagliente: «Forse la signora Bresso si riferiva al vecchio mandato, quando era lei presidente, in Provincia, perchè per quanto ci riguarda abbiamo avvertito tutti i Comuni e abbiamo organizzato almeno due tavoli di coordinamento». E mentre Forza Italia, in Regione, attraverso Burzi, accusa Bresso di cambiare troppe volte idea e non avere un piano, l’assessore comunale all’Ambiente Domenico Mangone non risponde come Piras alle accuse lanciate dalla Regione. Forse perchè era già alle prese con la propria opposizione in Sala Rossa a cui ha dovuto riferire sul provvedimento. Un blocco che secondo Ghiglia di An (che ha chiesto le comunicazioni), Cantore di Forza Italia, e Angeleri dell’Udc rappresenta uno stop «velleitario, antieconomico e inutile» e che colpisce soprattutto le fasce deboli. Sul fatto che lo stop alle vecchie auto possa risultare «classista» ha insistito anche Gallo dei Comunisti Italiani mentre Cassano di Rifondazione ha invece posto l’indice contro un «deficit di informazione». Costruttiva la Lega Nord che ha proposto di estendere il servizio di lavaggio delle strade anche durante l’estate. A favore del provvedimento, invece, Giorgis dell’Ulivo per cui «se c’è pericolo per la salute dei cittadini non si può rimandare nulla». Anche il sindaco è intervenuto in Sala Rossa: «Il blocco delle auto fa parte di un piano più complesso che comprende il teleriscaldamento - ha spiegato il sindaco - l’ampliamento delle isole pedonali e delle corsie riservate». E ha aggiunto: «Il parco Gtt è solo per un terzo non a norma rispetto ai parametri antismog richiesti. Cifra percentuale più bassa rispetto alle altre città italiane. In ogni caso, si provvederà alla sostituzione di questi mezzi, non appena arriveranno i contributi statali».