Sarà un tira e molla ancora molto lungo
da La repubblica del 01.11.2006
06 November, 2006
PAOLO HUTTER
E´ probabile che l´accordo tra i segretari dei partiti della maggioranza e la giunta per la introduzione del ticket a partire del 19 febbraio non sia così solido, se ieri ne è stata rinviata qualsiasi ulteriore definizione. E´ anche assai probabile che i mal di pancia in consiglio comunale possano essere ancora forti. Stiamo pur sempre parlando della prima applicazione sistematica in Italia di un principio di pedaggio sulle strade urbane, la cui validità è teoricamente molto riconosciuta anche nei documenti dell´Unione Europea ma che in pratica è in vigore soltanto in poche città.
Per quanto slittato nei tempi e notevolmente alleggerito nei contenuti, il ticket uscito l´altra sera dalla consultazione a casa di Letizia Moratti sarebbe un provvedimento pilota, un esperimento al quale guarderebbe con attenzione tutta Italia. Ma sarebbe anche un provvedimento non facile da gestire in termini di popolarità, soprattutto nella base elettorale del centrodestra.
Lungo il cammino dei dibattiti di questi mesi la Moratti sembra aver accolto ( o ce l´aveva già in mente?) la critica più compattamente sostenuta dal centrosinistra e da altri osservatori, e cioè che nel pagamento dovevano essere coinvolti anche i residenti a Milano. Avrà contato anche il fatto che in primavera si vota nell´hinterland e che il centrodestra pensa comunque di presentarsi alle elezioni. L´assessore Croci ha costruito lo strumento di una tariffa articolata, cioè differenziata a seconda del tipo di veicolo. In teoria forse così si potrebbe differenziare anche il residente dal non residente, se è il caso.
I "moderati" hanno poi ottenuto di togliere del tutto dal pagamento i veicoli meno inquinanti. A questo punto, per rendere incisiva e economicamente interessante anche la prima fase del ticket, si ipotizzano ben 10 euro per i non catalizzati, veicoli commerciali compresi. Ma questi stessi veicoli vengono bloccati – da giovedì prossimo – in virtù della delibera regionale, dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20. Quindi dovrebbero pagare 10 euro per circolare solo dalle 12 alle 16? E´ difficile che i proprietari dei non catalizzati, soprattutto dei furgoni diesel, sopportino un insieme di misure di questa portata ed è strano che non abbiano ancora protestato.
Come reagirà il centrodestra quando lo faranno? Le risposte avanzate al problema non sono impossibili, si può pensare all´uso condiviso dei mezzi. Ma ciò comporta un impegno e una intelligenza sociale rari nei comuni. E´ più probabile che in consiglio comunale si aprirà la gara a chi procura la deroga più forte. Sarà una "storia tesa", tutta da seguire.