Partita e movida: smog da record
Il traffico di tifosi per la gara al San Paolo e dei giovani per il sabato sera ha fatto sforare i valori
04 December, 2006
<b>Stop alle auto oggi e domani, è a rischio mercoledì
Dalle 8.30 alle 12 divieto di circolazione sull´intero territorio cittadino
Oggi l´incontro per l´8 dicembre ecologico Ma i commercianti lo contestano
PATRIZIA CAPUA </b>
La partita del Napoli e la movida del sabato sera hanno mandato in tilt le centraline antismog. Cause del maggiore tasso di inquinamento, l´assalto alla città di automobili provenienti dalla provincia e dirette nel pomeriggio allo stadio San Paolo, e il caos di traffico della serata prefestiva. Una situazione ai limiti dell´emergenza. Che potrebbe indurre il Comune, oltre ai blocchi del traffico di oggi e di domani, dalle 8,30 alle 12, a disporre un terzo giorno di stop alla circolazione delle auto per mercoledì prossimo. Come sempre, sono esclusi dal divieto i mezzi a Gpl o a metano, gli autoveicoli euro 4 e quelli di produzione successiva.
I dati dell´allarme smog sono eloquenti. Le centraline Arpac hanno evidenziato due sforamenti dei livelli di polveri sottili: 73 microgrammi per metro cubo in via Luca Giordano, nel cuore del Vomero e 87 mg per metro cubo nella centralina Itis di San Giovanni a Teduccio. Pur essendo in diminuzione rispetto ai giorni precedenti, oltrepassano comunque il limite dei 50 microgrammi fissati dalla legge. Non aiutano le condizioni atmosferiche previste per i prossimi giorni, ancora favorevoli all´accumulo degli inquinanti.
Gli assessori Gennaro Nasti (Ambiente) e Gennaro Mola (Mobilità) hanno lanciato un appello ai cittadini a lasciare l´auto a casa e «a scegliere il mezzo pubblico, anche negli orari di libera circolazione, onde evitare il ricorso a ulteriori provvedimenti di blocco». Se l´inquinamento non si riduce, si annunciano misure ancora più severe, come l´estensione degli orari di blocco. Nel fine settimana si sono impennati i valori in tutte le aree della città e solo grazie allo stop della mattinata, non si è arrivati al terzo sforamento nella centralina dell´Osservatorio Astronomico, che con 47 mg per metro cubo, è andata vicinissima al limite. «L´inquinamento della Zona Est - ha precisato Nasti - è colpa del traffico che viene da fuori città». Si punta sull´effetto stop di stamattina: «Siamo fiduciosi che molti privilegeranno il mezzo pubblico nei flussi casa-lavoro e provincia-città». L´Anm ha rafforzato tutta una serie di linee sulle direttrici più importanti, ci saranno più vigili in strada.
In discussione ancora c´è l´8 dicembre ecologico. I commercianti, che oggi incontrano gli assessori Nasti, Mola e Oddati, non lo vogliono. «Il commercio nel momento più importante dell´anno - commenta il presidente provinciale della Fipe, Antonio Pace - è stretto in una morsa di abusi degli ambulanti e ora della restrizione al traffico, nei giorni di maggiore interesse commerciale per l´intero comparto». «Oggi più che mai acquista, quindi, importanza - prosegue il responsabile dei pubblici esercizi e candidato alla presidenza dell´Ascom - l´incontro previsto (oggi ndr) a Palazzo San Giacomo nel primo pomeriggio. Speriamo di trovare una soluzione soddisfacente per tutte le parti, poiché la situazione di emergenza creatasi è frutto di omissioni pregresse, per le quali saremo altrimenti costretti a chiedere conto nelle sedi e nei modi opportuni. La gestione dell´ordinario è importante. Quando diviene insufficiente solo allora si passa a iniziative straordinarie».
Il Comune, con Nasti, rintuzza: «I commercianti alzano anacronistiche barricate. Anziché fare azione di marketing che rilanci lo shopping a piedi». E suggerisce: «Dovrebbero fare piccoli sconti, pagare il taxi ai clienti, invogliarli. Nella città vivibile la gente è più motivata a spendere, nella città caotica, invece, è nervosa e insofferente. Ieri il Vomero era intasatissimo, non credo si siano fatti grandi affari». Un altro fine settimana col traffico impazzito, insomma, sarebbe una batosta per la città. «C´è uno scontro in corso, invece si può coniugare commercio e vivibilità e salute dei cittadini», dicono al Comune.