Napoli: “Vogliamo la Ztl collinare”
Secondo Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania: “Lo stop delle auto è un provvedimento necessario ma servono misure strutturali come la Ztl collinare”
05 December, 2006
“Gli sforamenti record di polveri sottili a Napoli di questi giorni, dimostrano che gli stop delle auto sono provvedimenti necessari ma rientrano nell’ottica dell’emergenza e della politica del rattoppo. La giunta deve avere coraggio e osare di più condividendo le scelte con i cittadini e la municipalità: a partire dalla zona collinare che deve diventare Ztl permanente. Nessuna area di Napoli è così servita dal trasporto pubblico, bus, metro e tre funicolari. Qualsiasi rimostranza contraria si dimostrerebbe demagogica e illogica”. <b>Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania</b> commenta così la situazione smog a Napoli.
“In generale in attesa della Ztl, qualsiasi blocco è un intervento tampone che va bene ma non è strutturale. E il suo effettivo risultato è legato ai controlli ai varchi di accesso delle limitazioni. Già troppe volte abbiamo assistito a divieti alla circolazione solo sulla carta, con auto che viaggiavano indisturbati come se fosse una giornata tipica di caos urbano. È possibile – prosegue Buonomo - che nei giorni di blocco, le corsie riservate a taxi e mezzi pubblici siano invase dal traffico? Siamo di fronte alla mancanza di rispetto dei provvedimenti da parte dei cittadini. Servono campagne di informazione che spieghino alle persone, che gli stop al traffico non sono tempo perso, ma provvedimenti che vengono attuati per tutelare la salute pubblica”.
Secondo Buonomo, il problema smog non può essere affrontato esclusivamente della Città di Napoli: “Il problema traffico non riguarda esclusivamente la città. Il 40-50% del traffico automobilistico proviene dalla provincia. Fuori città esistono aree ad altissima densità di popolazione, come Portici, che contano 300-400.000 abitanti. Nella lotta all’inquinamento atmosferico, è quindi necessario il coinvolgimento dei Comuni limitrofi”.
<font size="1"><i>5 dicembre 2006</i></font>